ANCONA – La Conferenza delle Regioni ha recentemente approvato le linee di indirizzo post Covid-19 sulla sicurezza e la salute nei cantieri delle opere pubbliche. “

Un documento chiaro di riferimento per coadiuvare le stazioni appaltanti nell’individuazione e nella stima dei costi per la sicurezza a seguito dell’emergenza sanitaria. Un punto di riferimento, anche nelle Marche, in grado di garantire la ripresa dei lavori pubblici nel rispetto delle norme di prevenzione e di contrasto alla diffusione di nuovi focolai”, evidenzia la vicepresidente Anna Casini, presidente di Itaca. L’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, organo tecnico in materia di contratti pubblici della stessa Conferenza, ha elaborato il documento con le “prime indicazioni operative”.

Le linee d’indirizzo sono il frutto del contributo di esperti regionali, con la collaborazione delle istituzioni pubbliche competenti, degli ordini e collegi professionali e delle parti sociali. Effettua una prima analisi della problematica sulla distribuzione dei costi della sicurezza derivanti dall’applicazione delle misure anti Covid-19.

“La guida offre chiarezza in merito alla normativa da applicare e agli strumenti da utilizzare per garantire la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei cantieri – chiarisce Casini – Non si candida certamente a risolvere tutti i problemi che questa difficile emergenza sanitaria ha provocato nella gestione in sicurezza dei cantieri, ma rappresenta un utile strumento di supporto per i RUP (Responsabili unici del procedimento) e Coordinatori della sicurezza in fase di esecuzione, in modo da garantire quella giusta remunerazione agli operatori economici impegnati nella gestione di cantieri in cui è sopravvenuta l’emergenza Covid 19”.

Il documento è articolato in una prima parte, ricognitiva, contenente indicazioni operative per la salute e sicurezza dei lavoratori nei cantieri, così come definite nella disciplina vigente, a fronte dei provvedimenti normativi, delle circolari e dei protocolli siglati durante l’emergenza Covid-19. Una seconda parte contenente, invece, un elenco di misure anti-Covid19”.


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