ASCOLI PICENO – Picchio già immerso nella nuova sfida calcistica.

Domani, 13 luglio, al “Del Duca” arriva l’Empoli, che chiude un trittico di gare in soli dieci giorni. Il club bianconero ha intervistato mister Davide Dionigi.

Come arriva a questo impegno la squadra da un punto di vista mentale e fisico?

“L’Ascoli arriva mentalmente con delle certezze sempre maggiori, non soltanto dovute al risultato, ma al lavoro che stiamo pian piano portando avanti; dal punto di vista fisico abbiamo speso tanto e questo ci porta a dover far riposare qualcuno, lo avevo detto ai ragazzi che ci sarebbe stato spazio per tutti in queste partite. Dovremo essere bravi a gestire anche questi cambi”.

Empoli e Ascoli due squadre in crescita. Che partita si aspetta?

“L’Empoli fa parte di squadre, come Crotone e Salernitana, con organici veramente importanti; i toscani con l’arrivo di Marino hanno svoltato e questa svolta è dovuta ad un allenatore che io stimo. Mi aspetto una partita con un coefficiente di difficoltà altissimo e per questo dovremo interpretarla ancor più con la massima attenzione. Ecco, mi aspetto una partita di grande attenzione”.

L’ex Ciciretti osservato speciale?

“L’Empoli ha tanti osservati speciali da tenere in considerazione, dovremo cercare di limitare il più possibile i loro punti di forza e cercare, di partita in partita, di avere una fase di possesso palla che, con un po’ di lavoro, sta venendo fuori e che si è vista nella manovra con il Cosenza e con la Salernitana”.

Qual è la parola d’ordine oggi nello spogliatoio bianconero?

“Penso che non sia una sola parola, ma un concetto: ‘sacrificarsi l’uno per l’altro’, un motto che racchiude in sè tutto un discorso che i ragazzi hanno capito. Il sacrificio per il compagno aiuta e porta a creare questo spirito di gruppo”.

E’ proprio grazie a questo spirito e alle prestazioni sul campo che il gruppo sta riconquistando la fiducia di tutto l’ambiente. Quali corde ha toccato al suo arrivo per creare una unione così forte?

“Sicuramente l’orgoglio, ho fatto leva su questo. Le mie squadre sono state sempre orgogliose, nel senso che si può anche perdere una partita, ma sempre dopo aver dato tutto. Ero convinto che i ragazzi avessero un senso di rivalsa, che andava risvegliato in loro. Questo spirito rinasce, però, se hai la fortuna, come in questo caso, di avere un gruppo che ha voglia di tirarlo fuori e che ha la voglia di imparare, costruire, seguire i dettami sia mentali che tattici. E questa è stata la differenza rispetto alle mie precedenti esperienze”.

Potrà contare su Gravillon e Brlek, che rientrano dalla squalifica, in dubbio Andreoni e Scamacca, ma tutti i giocatori chiamati in causa finora hanno risposto presente. Un nome su tutti Trotta.

“Sì, Trotta, ma anche Valentini quando è stato chiamato in causa al posto di Brosco o Padoin per Andreoni. Fino ad oggi chi è subentrato, anche all’ultimo momento, ha risposto con massimo impegno e risultato, sono convinto che sarà cosi anche per chi scenderà in campo domani”.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.