ASCOLI PICENO – Le Marche si preparano al voto per l’elezione del nuovo consiglio regionale, si voterà il 20 e 21 settembre, e i comitati “AttivaMarche” e “Obbiettivo salute piceno” annunciano l’adesione a “Movimento per le Marche” che appoggerà la candidatura del rappresentante di Fratelli d’Italia Francesco Acquaroli.

“I comitati lavorano in sinergia – afferma Giacomo Manni di “AttivaMarche” – noi lavoriamo sulla ricostruzione e su altri fronti. Abbiamo condivise tante battaglie civiche, prima del Covid avevamo iniziato un percorso in sinergia con i comitati di tutte le Marche per portare avanti un’azione non solo civica ma anche politica, tanti comitati sono nati contro le politiche messe in atto dal Pd in questi anni. E’ nato questo progetto con punti programmatici in cui sono stati coinvolti professionisti, noi abbiamo contribuito con le nostre proposte. Noi nasciamo per combattere la mala politica di chi ha governato nelle Marche negli ultimi 5 anni, era impossibile parare con loro, abbiamo quindi iniziato un dialogo con Acquaroli che ho conosciuto personalmente, ha una conoscenza dei problemi delle Marche importanti ed ha una pacatezza ed una umanità eccezionale, ha grande capacità di ascolto. Riteniamo che Francesco possa portare vanti le istanze degli ultimi, lasciati indietro in questi anni”.

“I nostri motti sono sempre stati “Restiamo umani” e “Nessuno deve rimanere indietro” – continua Manni – conosciamo bene il territorio e le sue problematiche, a noi interessano le migliori competenze possibili. La sconfitta del Pd è nel piano sociosanitario, bisogna tornare ad una sanità territoriale, serve un modello sanitario unico con un ritorno all’autonomia finanziaria. Tutti sono invitati a partecipare, a noi non interessa candidarci ma ci interessa portare avanti le migliori competenze. Non immaginavo che avrei appoggiato un candidato del centrodestra quando iniziai il mio percorso nel Movimento 5 Stelle, ci sono state scelte che non ho condiviso e mi hanno portato ad andarmene”.

“Un paio di anni fa con il mantra dell’Ospedale Unico abbiamo deciso di fondare “Obbiettivo salute Piceno” – le parole di Masha Parisciani – per metterci di traverso a questo progetto, conoscendo bene il territorio e i suoi problemi, l’idea di avere un Ospedale Unico ci ha messo in allarme e ci ha fatto muovere. Il Covid ci ha dimostrato in maniera palese che le nostre istanze erano giuste, avere due nosocomi ci ha salvati, ci ha permesso di diversificare l’assistenza ed evitare che il contagio si diffondesse maggiormente. Questo ha fatto ripensare l’idea degli Ospedali Unici e ci dimostra che chi ha fatto quelli scelte non ascolta i territori, non si può decidere chiusi nelle stanze parlando solo con alcuni stakeholders e non i cittadini”.

“Siamo tutti soggetti con una professione e che non vive di politica – prosegue Parisciani – in 5 anni hanno distrutto le eccellenza presenti nel nostro territorio, ne avevamo tante ma sono andate via per tutti i tagli perpetrati. La visione è quella di provare a portare un’autonomia territoriale a livello sanitario, basta piramidi di gestione che non si prendono responsabilità, non sono più tollerabili. La legge 13 regionale deve essere demolita, le scelte devono tornare ad essere locali. Speriamo di poter cambiare questa situazione, aspettiamo il 20 settembre. Si stanno coinvolgendo tantissime personalità, stiamo lavorando a un programma dettagliato, bisogna tornare al principio di prevenzione e equità, si è creata una disomogeneità sui territori ingiusta. Serve una strategia di equilibrio, i servizi devono essere distribuiti in maniera equa. Noi crediamo nel progetto e nella persona di Acquaroli, persona molto umile che cerca un valore aggiunto alla regione”.

“Mi dedico alla Protezione Civile da 40 anni – conclude Umberto Cuccioloni in collegamento telefonico – a livello regionale c’è stato uno stato di abbandono, tante cose non vanno nel verso giusto, si è visto subito dopo il sisma e con il Covid. Come migliorare? Certi ambiti della Protezione Civile non hanno meritocrazia, ci sono personaggi validi e preparati che non hanno spazio, si vedono agevolazioni di amicizia politica. Vediamo il decadimento a partire dalla nostra provincia, basta vedere la sala operativa integrata, doveva essere il fiore all’occhiello del centro Italia, si poteva creare un centro di riferimento, adesso è uno scatolone vuoto, gli impiegati sono stati assorbiti dalla regione. Alcune situazioni le sappiamo prima noi come associazioni che loro, non ci sono stati più corsi di formazioni e non c’è monitoraggio, non c’è prevenzione ed aumentano i rischi. Mi auguro possa essere un buon auspicio per cambiare le cose l’appoggio a “Movimento per le Marche”, spero sia un passaggio serio che porti ad un vero cambiamento”


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