ARQUATA DEL TRONTO – L’Associazione “Arquata Potest” ha dedicato la scorsa domenica 2 agosto alla pulizia da rovi ed erbacce cresciuti negli ultimi 4 anni ad Arquata, capoluogo del Comune dei 2 Parchi Nazionali, devastato dai sismi del 2016.

Di seguito una nota dell’associazione Arquata Potest.

L’opera è stata portata a termine, in pieno stile dell’associazione, da parte di volontari che non ci stanno a vedere il luogo per loro più sacro ricoperto da una vegetazione che rappresenta in pieno l’indifferenza di politici e istituzioni nei confronti del dramma del Centro Italia terremotato.

In questi anni soprattutto tante passerelle e promesse non mantenute, perfettamente rappresentate dall’immobilismo che regna sovrano nei comuni più duramente colpiti.

E allora ci pensano i volontari di Arquata Potest a mantenere accesi i fari: hanno voluto così celebrare il 10-mo compleanno dell’associazione con questa iniziativa, portando avanti più volte iniziative volte a denunciare l’incompetenza di una politica votata a soddisfare gli interessi dei soliti noti piuttosto che quelli di chi ha veramente bisogno.

Accompagnati dai Vigili del Fuoco, i volontari hanno cominciato con la pulizia di Piazza Umberto I°, per proseguire poi fino alla Rocca di Arquata, l’unica parte del paese messa in sicurezza, dopo che nella parte bassa del borgo sono state invece rimosse in maniera frettolosa parte delle macerie (tanto che più che di rimozione si è parlato di scarnificazione, con tanto di dubbi sull’attuale stoccaggio delle pietre storiche che costituivano buona parte del borgo medievale).

Scarnificazione quanto più evidente nella webcam installata da Arquata Potest lo scorso anno ad inquadrare ciò che è rimasto ad oggi del capoluogo: https://www.arquatapotest.it/webcam/.

Un’azione simbolica, svoltasi in continuità con il recupero dei sentieri storici portato ormai avanti in maniera costante dall’associazione, che ha tuttavia l’intento di lanciare un messaggio preciso alle istituzioni: Arquata ha la sua dignità, e dopo la tragedia subìta merita più attenzione e rispetto di chiunque altro.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.