ANCONA – E’ stato firmato nella mattina del 5 agosto a palazzo Raffaello l’Accordo tra la Regione Marche e le Associazioni rappresentative dei 49 Laboratori analisi privati accreditati e con rapporto contrattuale con il Sistema sanitario regionale. Il documento sottoscritto prevede di incrementare di 477.808 euro per ciascun anno del triennio le risorse destinate al budget di settore per un totale di oltre 9,5 milioni di euro complessivi. L’ASUR dovrà provvedere inoltre, per il solo anno 2020, al riconoscimento economico delle spese straordinarie, regolarmente documentate, per l’acquisto di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e sanificazione, sostenute a seguito dell’emergenze epidemiologica COVID-19, fino al limite massimo insuperabile di 4.000 euro.

“Questa firma – ha affermato il presidente della Regione Luca Ceriscioli – suggella il lavoro comune condotto in questi anni, con un percorso molto positivo, caratterizzato da una collaborazione costante, in particolare sul fronte delle prenotazioni, per cui i laboratori hanno dato disponibilità immediata, e nel periodo del Covid, durante il quale sono stati sempre garantiti la presenza e i servizi”. Con il presidente Ceriscioli hanno sottoscritto il documento Nicola Marchionni per Federlab, Stefania Gaspari Pellei per Snabilp – Federbiologi, Fabio Di Pietro per Assolab Marche e Dario Arcagni per di Anisap.

“Dopo questo percorso che ha portato all’accordo – ha aggiunto la dirigente del Servizio Salute Lucia Di Furia – abbiamo trovato una modalità di lavoro collaborativa che coinvolge tutto il sistema dei laboratori”. “Ringrazio innanzitutto il presidente Ceriscioli – ha detto Arcagni in rappresentanza delle associazioni di categoria – che ha voluto celebrare con questo incontro un processo lungo, duro e significativo. Finalmente, dopo tanto tempo, abbiamo un accordo in un settore che si è trovato in difficoltà, ma è riuscito grazie alla disponibilità della Regione e del Servizio ad approdare ad un risultato che ci dà stabilità in un’ottica di programmazione e con la certezza che anche in futuro questa programmazione sarà preservata con incontri che potranno mirare a perfezionare questo rapporto. I Laboratori privati sono un interfaccia verso i pazienti e se lavoriamo bene noi lavora bene anche la Regione. Quest’anno è stato un momento difficile per tutti, ma i laboratori sono stati sempre aperti. Questo ha permesso di ridurre l’accesso alle strutture pubbliche da parte dei cittadini, soprattutto per quegli esami che devono essere fatti quotidianamente, garantendo sempre la massima sicurezza”.


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