ASCOLI PICENO – Inizia la nuova stagione calcistica dell’Ascoli Calcio ed il club bianconero presenta il nuovo allenatore Valerio Bertotto ed il direttore generale Piero Ducci. Presente il direttore sportivo Giuseppe Bifulco.
“Siamo difronte ad una nuova stagione in cui l’Ascoli Calcio dovrà fare bene – le parole del dg Ducci – sarà un po’ l’anno zero del nostro progetto, sarà un Ascoli diverso, più aziendale ed organizzato in maniera più professionale, con una struttura che ambisce a diventare di grande spessore. Gli obiettivi che abbiamo sono quelli di essere una società di immagine e di stile, con idee calcistiche proposte con intelligenza. Abbiamo in mente anche a livello di mercato qualcosa di insolito in serie B, guarderemo anche a campionati diversi. Ringrazio il Patron e tutta la società per il delicato ed importante incarico affidatomi, spero di diventare un riferimento per l’Ascoli. Sarà un mercato atipico a causa del Covid-19, ha creato uno stallo anche nei grandissimi club, siamo preparati anche a questa difficoltà essendoci già mossi. Più si scende di categoria più diventa difficile fare mercato, noi promettiamo di fare il massimo possibile. Dobbiamo ricostruire un po’ tutto, bisogna lavorare su tanti settori, l’obiettivo primario sarà la salvezza, bisogna prima organizzarsi, l’organizzazione è la prima caratteristica di un grande club. Impegno e professionalità, oltreché serietà, potrebbero essere la nostra sintesi. Ci tengo a ringraziare i tifosi, sono loro il motore del calcio”.
“Con piacere partecipo a questo tavolo che reputo di assoluto spessore – dichiara il ds Bifulco – affidiamo il progetto tecnico ad un allenatore che interpreterà al meglio il compito affidatogli anche se non ha molta esperienza. Ringrazio il Patron anche per la scelta di Ducci, persona di grandissimo spessore. Pensiamo che Bertotto sia l’allenatore ideale per il nostro progetto di crescita. Un grande ringraziamento va a Davide Dionigi, uno degli artefici della permanenza in Serie B, oggi però voltiamo pagina. Gli allenamenti riprenderanno sabato mattina con i test individuali. Sul rinnovo di alcuni giocatori inizieremo a lavorarci anche con il placet del mister, Brosco, Cavion e Ninkovic sono giocatori importanti ma subiranno anche loro una valutazione. Non siamo chiusi a nessuno, i prestiti sono terminati, c’è stata una prima verifica per sondare la possibilità di qualche ritorno, tutti hanno dato la disponibilità, vedremo anche in base alle esigenze e la filosofia del mister”.
“Ringrazio il Patron, e i direttori per l’opportunità importante che aspettavo da tanto – le prime parole in bianconero di Bertotto – l’Ascoli rappresenta la storia del calcio, non solo italiano, qui sono passati giocatori e allenatori grandissimi, è sempre stato un punto di riferimento per me. La passione ed il senso di appartenenza che ho potuto vedere qui mi appartengono e mi hanno accompagnato per tutta la carriera. Siamo pronti e coesi per lavorare con professionalità, sono sicuro il lavoro che darà i suoi frutti. Da calciatore ho avuto tantissimi tecnici, ho avuto modo di rubacchiare da tanti e mischiarle alle mie idee, mi sono creato la mia filosofia, non mi sentirete parlare di modulo, mi piace un calcio moderno con tanta intensità e qualità. Ogni componente sarà inserito per rendere al meglio, come Ninkovic”.
“Siamo in work in progress, stiamo valutando diversi profili – continua il nuovo tecnico bianconero – ogni giocatore deve avere un unico obiettivo, lavorare per il bene comune. Ai giovani bisogna dare fiducia, credito e speranza, bisogna essere delle guide ed aiutarli a crescere, l’esperienza nella nazionale della Lega Pro è stato un bel test, portare ragazzi a confrontarsi con nazionali più forti è stato un bel campo di prova. Non mi sono mai dato obiettivi da calciatore e non me li pongo neanche adesso, amo il mio lavoro e sono ambizioso, sono sicuro che il mio futuro da allenatore sarà più roseo della carriera da calciatore. La società ha voluto investire su un allenatore giovane ma con una certa esperienza, non penso che il curriculum sia un dogma, ho incontrato il direttore e ci siamo piaciuti, è nato un feeling personale e professionale fin da subito”.
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