OFFIDA – Di seguito una nota del presidente dell’Offida Calcio, Giovanni Stracci. 

L’Offida Calcio ricomincia il 14 settembre con gli allenamenti perché L’Offida Calcio ha dimostrato tante cose questa settimana :

1) che le ragazze dei calciatori positivi sono negative.

2) che se si viene in contatto con il virus (ben 2 positivi hanno frequentato il gruppo allievi) e si rispettano le regole, si usano distanziamenti, si sanificano attrezzi ed ambienti, si usano indumenti personali e sanificati e chi ha la febbre o sta male resta a casa, il virus non attacca! Tutti i calciatori, dirigenti e allenatori che sono stati al campo sono negativi.

3) dimostrazione impareggiabile di calciatori e genitori, centinaia di tamponi pagati a prezzo pieno dalle famiglie hanno dimostrato il buon lavoro di manager e dei dirigenti.

4) si potevano fare i tamponi ad Offida se ci si fosse impegnati di più sotto il profilo del potere decisionale con L’Asur, oppure dobbiamo sospettare che a qualcuno faccia comodo così ? Mi sembra si stia facendo di tutto per non abbassare il costo dei tamponi sotto i 50 – 80 euro.

Questo è molto grave. Quindi ognuno si prenda le sue responsabilità, a chi tremano i polsi, faccia altro. Noi paghiamo la Uisp nuovo gestore dello stadio e Palasport, ci fermiamo solo su ordinanza del Sindaco come scritto nel contratto, altrimenti lunedì si fa regolare orario sportivo. Naturalmente farò entrare i ragazzi solo dopo aver ricevuto il certificato giornaliero di sanificazione per opera di ditta specializzata, dal momento che la Uisp dal 31 agosto al 7 settembre non ha mai sanificato gli ambienti, abbiamo più volte sollecitato è richiesto le documentazioni, lo ha fatto in fretta e furia solo l’8 settembre quando è spuntato il primo caso Covid. Poi il tentativo di fare sanificazione self, non scherziamo col fuoco, le autorità controllino e facciano la loro parte per il rispetto della sicurezza. Abbiamo un contratto, vanno applicate quelle clausole aspettiamo l’ordinanza. Altrimenti lunedì si riparte.

Di seguito la risposta dell’assessore comunale Cristina Capriotti. 

C’è bisogno di serietà, coerenza e rispetto.

In questa settimana così difficile per la comunità offidana, nella quale si è registrato un pregevole lavoro di squadra tra cittadinanza, Amministrazione comunale e medici di famiglia appaiono quanto mai inopportune, isolate e strumentali pro domo sua, le affermazioni fatte da chi dovrebbe impegnarsi solo per costruire. È chiaro oramai a tutti che la ricerca della continua polemica derivi dalla decisione dell’Amministrazione di procedere ad un nuovo affidamento degli impianti sportivi pubblici. Una scelta amministrativa adottata nel rispetto delle normative dopo un lungo periodo di gestione travagliato e prorogato.

Grazie al lavoro concertato con i medici di medicina generale ci si è mossi per controllare e circostanziare in pochi giorni una situazione potenzialmente pericolosa. La Salute Pubblica è una questione seria, normativamente codificata. Pensare di strumentalizzare politicamente e far gestire un’emergenza sanitaria come quella del covid ad improvvisati e non qualificati soggetti che esternalizzano pensieri a seconda del clima mattutino, è un grave danno e pericolo per la comunità tutta.

Il confronto, il dialogo e la disponibilità dell’Amministrazione anche della sottoscritta, per la delega allo sport che mi compete, vengono messi a rischio da chi continuamente alimenta polemiche. Tutte le Associazioni sportive frequentanti gli impianti di proprietà pubblica, che ringrazio vivamente, autonomamente hanno deciso di rinviare la ripartenza delle loro attività nell’attesa di avere un quadro stabilizzato della situazione, per garantire una ripresa delle attività in piena sicurezza e serenità per famiglie, atleti e cittadinanza tutta.

Il sentimento lamentatoci dai nostri concittadini in primis dalle famiglie che frequentano gli impianti, narra e certifica un’assoluta mancanza di sintonia e di intenti con chi dovrebbe preoccuparsi di ciò che lo sport giovanile deve rappresentare: socialità, crescita educativa e culturale.

Offida è da sempre una comunità nella quale scelte e percorsi vengono condivisi e diventano collettivi. Ognuno è libero di camminare in maniera solitaria, ma per dovere di verità ed amore per la propria collettività, a difesa della comunità e della cittadinanza ho ritenuto utile e necessario spiegare alla cittadinanza quanto sta accadendo.

Continueremo su questa strada anche nello Sport con la valorizzazione della grande passione dei più che non può essere messa a repentaglio dai personalismi, è nostro dovere.


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