ROMA – “Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha espresso l’auspicio che una quota del Recovery fund fosse destinata al cratere del Centro Italia o ai crateri colpiti dai terremoti negli anni passati”.

A dirlo è stato il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini, oggi 30 settembre in audizione alla Commissione Ambiente della Camera, dove ha appunto annunciato che è allo “studio un pacchetto di misure per le ricostruzioni post terremoto all’interno del Recovery plan”.

“Mi è stato chiesto, non andando oltre ai limiti dei miei poteri ma mettendo a disposizione la struttura, i dati e qualche professionalità, di predisporre delle ipotesi per l’utilizzo delle risorse”, ha aggiunto Legnini. “Penso che una quota del Recovery fund debba essere destinato alla ricostruzione generale”, ha detto ancora il commissario. “Le risorse credo che vadano indirizzate innanzitutto per sviluppare le connessioni digitali, indispensabili per lo sviluppo di quei territori”, ha spiegato Legnini. Aggiungendo: “Penso che sia l’opportunità per introdurre un sisma ecobonus rafforzato, non tanto per intensità di aiuto, che è già al 110%, ma per importi, categorie dei lavori e durata temporale del bonus. Un meccanismo capace di essere attuato autonomamente rispetto al contributo di ricostruzione e che dovrebbe riguardare anche le case che sono rimaste agibili dopo il sisma, non solo quelle danneggiate”, ha evidenziato.

“E’ una grande opportunità – ha detto Legnini – che sarebbe auspicabile sfruttare per garantire la sicurezza delle abitazioni. Un altro possibile intervento del Recovery fund è sulle scuole che devono essere o ricostruite o messe in sicurezza – ha ipotizzato il commissario -. Infine è possibile pensare a questo strumento per finanziare gli incentivi allo sviluppo dell’economia di queste aree colpite dalle catastrofi”.

“Credo che gran parte, se non tutte le linee guida europee per l’utilizzo del Recovery fund siano declinabili nelle misure che stiamo studiando, mirate per il cratere”, ha concluso Legnini.


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