ANCONA – “Scongiurare in ogni modo il ritorno alla situazione di marzo scorso con il conseguente lockdown”.

E’ l’obiettivo condiviso da tutte le Regioni che oggi, 5 ottobre, si sono confrontate in videoconferenza nel corso del Comitato operativo nazionale, l’organo che assicura la direzione unitaria ed il coordinamento delle attività di emergenza a livello nazionale e che, per quanto riguarda la pandemia in atto, vede la collaborazione tra il Servizio Sanità e quello di Protezione Civile. In attesa del Dpcm nazionale che potrebbe introdurre nuove misure, la riunione di oggi è stata utile per aggiornare il sistema di analisi dei fabbisogni di protezione individuali.

Per la Regione Marche era collegato anche il nuovo presidente Francesco Acquaroli che, nel sottolineare “l’assoluta opportunità della riunione in un momento in cui per tutti è essenziale tenere alta la guardia”, ha avuto l’occasione di ricevere il benvenuto da tutti i presenti e scambiare gli auguri di buon lavoro. “Nonostante la situazione sia sotto controllo – ha aggiunto Acquaroli – questa fase è essenziale per contenere l’espandersi del contagio, mettendo in campo tutti quegli accorgimenti che l’esperienza acquisita ci ha consegnato”.

Affrontando poi il tema specifico, la Regione Marche attraverso i suoi referenti tecnici ha comunicato di aver attentamente verificato le scorte di dispositivi di protezione individuale e di aver riattivato il piano pandemico regionale che prevede che ogni singola azienda abbia scorte per almeno tre mesi. E’ stato inoltre confermato che le mascherine FFP2 e FFP3 e quelle chirurgiche sono più che sufficienti.

Non mancano quindi i sistemi di protezione importanti per gli ospedali visto che le Marche hanno ricevuto con continuità i rifornimenti dalla Protezione Civile Nazionale. Per quanto riguarda le aziende, queste si sono attivate anche in autonomia, perché dopo la prima fase ciascuno ha fatto la propria parte.

Il Commissario straordinario per le emergenze Domenico Arcuri in conclusione ha assicurato che “qualsiasi fabbisogno di dispositivi e apparecchiature nei prossimi giorni potrà essere soddisfatto”.

A questo scopo ha sollecitato le Regioni a frequentare assiduamente il sistema di analisi di distribuzione degli aiuti per poter segnalare subito eventuali fabbisogni aggiornando i dati relativi alle disponibilità nei magazzini. Il Con da oggi in poi si aggiornerà con le Regioni due volte la settimana per seguire passo passo l’evoluzione del virus sui territori e contrastarlo.


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