ASCOLI PICENO – Un merito l’ha avuto, il neo-presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: in un colpo, ha ricompattato tutta l’opposizione cittadina. Dal Pd al M5S, da Ascolto & Partecipazione a Prospettiva Ascoli, i gruppi consigliari ascolani hanno diffuso una nota con la quale chiedono di “incentivare l’utilizzo dell’App Immuni”, l’applicazione che consente di individuare se un soggetto, che naturalmente ha installato l’applicazione nel proprio smartphone, entra in contatto ravvicinato con un positivo al Covid-19 (sempre che anche il positivo abbia con sé Immuni).

Ma la prima dichiarazione di impatto di Acquaroli ha per oggetto proprio una sfiducia sulla App voluta dal governo per contrastare la diffusione del coronavirus: “Non serve se non ce l’hanno tutti, non la scarico“.

Ecco allora che le opposizioni unite di Ascoli criticano la dichiarazione di Acquaroli: “I dati dei nuovi positivi nel comune di Ascoli ed in generale l’andamento della pandemia a livello regionale e nazionale, impongono una maggior sensibilizzazione della cittadinanza sull’utilizzo di tutte le precauzioni possibili a partire dall’utilizzo di mascherine, distanziamento sociale e l’utilizzo dell’app immuni”

“Se dal lato di mascherine e distanziamento sociale, c’è stata un’azione condivisibile con l’ordinanza regionale sulla falsa riga di quanto fatto dalla regione Lazio – sostengono PD, A&P, Prospettiva Ascoli e M5S – molto è da fare sul lato dell’app Immuni. Acquaroli ha l’onere e l’onore di non rappresentare solo la sua parte politica ma bensì tuti i marchigiani, e le sue parole sul non voler utilizzare l’app del Ministero della Salute sono irrispettose nei confronti delle tante persone che in queste ore lottano con il virus, i loro familiari, gli operatori sanitari sottoposti a turni senza sosta e sono pericolose soprattutto per i tanti piccoli imprenditori marchigiani che ogni giorno lottano “economicamente” contro il viurs. Dal presidente della regione Marche ci si aspetta il buon esempio e non invece comportamenti immaturi e irresponsabili come quelli di cui sopra”.

“L’utilizzo dell’app insieme alle norme di distanziamento sociale, mascherina ed igienizzazione è infatti fondamentale” proseguono gli esponenti dell’opposizione “affinché non si vada verso un nuovo lockdown nelle zone più colpite dalla pandemia a partire proprio dal Piceno”

“Siamo convinti che l’utilizzo dell’app immuni sia un gesto di civiltà, pertanto in questi minuti abbiamo depositato un documento che impegna la giunta a promuovere, anche con proprie risorse, la conoscenza e l’installazione dell’applicazione Immuni presso i dipendenti ed i cittadini del comune di Ascoli Piceno e a sensibilizzare le istituzioni regionali affinché anche loro promuovano la conoscenza e l’installazione dell’app Immuni e di tutte le buone pratiche di prevenzione dal covid, attivando gli Enti locali perché diffondano ulteriormente la campagna attraverso i diversi canali di comunicazione diretta coi propri residenti in modo da superare quanto più possibile le diffidenze.”

“Inoltre – concludono gli esponenti del Partito Democratico, Ascolto e Partecipazione, Prospettiva Ascoli e M5S – chiediamo che il comune in concerto con la Regione dia una chiara e corretta informazione su come verrà gestito il tracciamento delle esposizioni a rischio e quale sia il protocollo che sarà attuato una volta che queste sono state segnalate dagli utenti.”

 


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