di Giulia Massetti

ASCOLI PICENO – Piazza del Popolo e un goccio di anisetta del Caffè Meletti di Ascoli Piceno è uno dei ricordi più piacevoli che restano nella mente di tanti visitatori, oltre che degli ascolani. Adesso, a causa del distanziamento imposto dalle normative anti-Covid-19, nella splendida piazza cittadina ci si può muovere come pedine in una scacchiera. Il nuovo Dpcm costringe molte attività a reinventarsi o a rivedere le dinamiche lavorative. Ne abbiamo parlato con Walter Di Felice del Caffè Meletti e Mirko Pietracci della Pizzeria La Scaletta.

“Questo nuovo Dpcm impatta inevitabilmente con la nostra attività” risponde Walter Di Felice “anche se sostengo che la tutela della salute è sempre al primo posto. Abbiamo il massimo rispetto delle decisioni prese dalle autorità. Aumenteremo le pause pranzo e vogliamo rendere ancor più attrattivo il menu soprattutto nel weekend, mentre manterremo gli aperitivi, anticipando l’orario”.

Continua Di Felice: “Abbiamo intenzione di intensificare i turni con un cambio del servizio e questo sarà possibile anche grazie all’acquisto di una macchina all’avanguardia che permette una sanificazione totale del locale. Le regole verranno rispettate in pieno e il processo di sanificazione sarà ancora più attento. Questa è una settimana decisiva e di valutazione. Terremo in considerazione un piano di gestione delle ferie per i dipendenti o cassa integrazione parziale.

Tempo di valutazioni anche per Mirko Pietracci della Pizzeria La Scaletta: “La gente ha paura ad uscire, per ora è tutto un’incognita. Dobbiamo vedere come si evolve la situazione e anche se verranno prese altre decisioni dal Governo prossimamente. Per ora abbiamo ripreso quello che avevamo già fatto a marzo: consegna a domicilio e asporto. Stiamo valutando qualche formula per il  pranzo della domenica, ma non sappiamo ancora se può essere una formula vincente per il nostro locale”.

Anche la Pizzeria La Scaletta è costretta a valutare la situazione del personale: “Da ieri, lunedì 26 ottobre, abbiamo ricorso alla cassa integrazione. Cerchiamo di far ruotare il personale e per ora, come abbiamo già fatto a marzo, anticipiamo noi lo stipendio ai dipendenti in attesa dei fondi della cassa integrazione”.

 

 

 

 


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