ANCONA – Parte nelle Marche e in Umbria il numero unico di emergenza europeo (Nue) 112. Sulla base della convenzione sottoscritta fra le due Regioni, sarà gestito da una Centrale unica di risposta (Cur) collocata, ad Ancona, adiacente alla cittadella regionale, presso i locali di proprietà della Regione Marche di Via Sanzio 85.

La Cur sarà attivata per fasi, secondo il seguente calendario: Provincia di Ancona dal 10 dicembre – Provincia di Perugia dal 19 gennaio – Provincia di Terni dal 26 gennaio – Provincia di Macerata dal 16 febbraio – Province di Ascoli Piceno e Fermo dal 9 marzo – Provincia di Pesaro e Urbino dal 30 marzo. Restano attivi gli altri numeri di emergenza: 113, 115 e 118.

Il numero unico europeo 112 si può chiamare da rete fissa, mobile, sms, app, alert automatici ed eCall. È accessibile per le persone diversamente abili, garantisce assistenza in più lingue con interprete. Tramite l’app “112 Where areU” (download gratuito e fortemente raccomandato, possibile da App Store e Google play”) si avrà una localizzazione geografica immediata e precisa di chi chiama, cruciale per gestire i soccorsi, senza rischi di errore dovuti all’inevitabile concitazione del momento. Sia da rete fissa, rete mobile e app, la Cur gestisce la richiesta di soccorso e smista la chiamata, secondo la tipologia di intervento necessario, ai Carabinieri (112), alla Polizia (113), ai Vigili del fuoco (113), al soccorso sanitario (118).

Il nuovo servizio è stato presentato nel corso di una videoconferenza stampa, alla quale hanno partecipato, in collegamento da Ancona e Perugia, la presidente Donatella Tesei, gli assessori alla Sanità Filippo Saltamartini e Luca Coletto, i prefetti di Ancona Antonio D’Acunto e di Perugia Armando Gradone.

“Quello che presentiamo oggi – ha detto Tesei – è un ottimo progetto che nasce dalla capacità delle due Regioni di saper mettere in campo una solida e leale collaborazione. La Centrale unica permetterà di dare risposta sempre più efficienti ai cittadini e al tempo stesso di snellire il lavoro delle varie centrali operative di Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco ed Emergenza sanitaria. Infatti la centrale unica sarà in grado di fare un primo filtro delle chiamate”.

“Inoltre – ha aggiunto la presidente – il 112 renderà più semplice la chiamata d’emergenza e la piena fruibilità sia da rete fissa che mobile, garantirà un servizio multilingue e l’accessibilità a persone diversamente abili e permetterà la possibilità di identificazione e localizzazione del chiamante. Ringrazio tutti gli attori coinvolti nel progetto – ha concluso Tesei – che tra qualche giorno sarà attivo nelle Marche e da gennaio anche in Umbria”.

Secondo l’assessore Saltamartini “abbiamo concretizzato un progetto che esalta l’importanza e l’utilità, per i cittadini, di mettere in rete le esigenze dell’emergenza. Sostituisce una multiforme organizzazione del soccorso che era caratterizzata da numerosi numeri che continueranno a funzionare, ma confluendo tutti nel 112. Quando, nel 1968, l’allora capo della Polizia Angelo Vicari introdusse il 113, si pensava che questo numero unico dovesse durare nel tempo. Ora l’Europa ci ha fatto compiere un ulteriore passo in avanti a beneficio della sicurezza di tutta la comunità”.

L’assessore ha poi anticipato il passaggio delle Marche in zona gialla: “È una bellissima notizia che ci attendevamo sulla base degli indici che avevamo già raccolto nella settimana corrente con l’abbassamento di quello di contagio da covid. Il presidente Acquaroli ha ricevuto questa informazione dal ministro Speranza, quindi questa sera il provvedimento viene firmato, sabato va in Gazzetta ufficiale e da domenica sarà operativo”.

Per l’assessore regionale alla salute dell’Umbria Luca Coletto “Oggi abbiamo realizzato un importante passo in avanti a vantaggio della popolazione perché con una unica telefonata si attiva un controllo ed un coordinamento diretto sul territorio coinvolgendo di volta in volta i diversi soggetti preposti ad affrontare le emergenze. Si tratta di una integrazione che stiamo collaudando da anni in Sanità, perché – ha detto l’assessore – se non c’è integrazione in Sanità, diventa difficile lavorare nel miglior modo possibile per erogare le cure necessarie alla popolazione. Come Regione e come Sanità – ha proseguito – quello che presentiamo oggi è un intervento corretto, su cui si è lavorato con impegno e che aspettavamo da tempo. Un intervento su cui si continueranno ad apportare miglioramenti per renderlo sempre più aderente alle necessità dei vari territori”.

Coletto ha quindi voluto ringraziare quanti hanno partecipato alla realizzazione e alla attivazione del progetto “che vedrà come controllo superiore quello della Prefettura – ha concluso – che da sempre ci coordina per quanto riguarda l’emergenza e gli interventi sul territorio”.

“Quando mi trovato nel 1991 al Dipartimento di pubblica sicurezza nell’ufficio coordinamento e pianificazione forze di polizia c’è stata la prima decisione del Consiglio Europeo che indicava la strada del numero unico europeo di emergenza – ha detto il Prefetto di Perugia Armando Gradone. Vedere oggi, a distanza di 39 anni, finalmente realizzata quella aspirazione è motivo per me di vera soddisfazione. Tanto più – ha proseguito – perché nell’attuale ruolo di Prefetto di Perugia ho avuto l’onore di condividere con i rappresentati delle Regioni Umbria e Marche e delle forze di polizia questo ultimo tratto di strada”.

Nell’evidenziare le competenze che nelle due regioni hanno portato alla concretizzazione di questi progetto e la capacità di cooperazione che è stata messa in campo, il Prefetto ha infine sottolineato “che l’attivazione di un numero unico di emergenza in tutti i Paesi europei concorrerà certamente ad alimentare lo spirito di integrazione tra tutti i cittadini della unione europea”.

Il prefetto di Ancona D’Acunto ha ribadito che “per noi operatori di sicurezza è motivo di particolare soddisfazione e orgoglio vedere una realizzazione di questo tipo. Come prefetto del capoluogo di regione provvederò a organizzare un’immediata riunione con gli altri quattro prefetti delle Marche che, gradualmente, entreranno a fare parte di questo sistema, per condividere performance e novità tecniche”.

Scheda

Il Numero Unico di Emergenza europeo 112 (Nue 112), modello per la gestione delle chiamate di emergenza realizzato in attuazione della normativa dell’Unione Europea, sarà attivato a cominciare dal 10 dicembre nelle Marche e dal 19 gennaio in Umbria. Sulla base di una convenzione fra le due Regioni, sarà gestito da una Centrale Unica di Risposta (CUR) cui confluiranno tutte le telefonate d’emergenza, qualunque sia il numero di soccorso composto da chi chiama, e che servirà complessivamente oltre 2.400.000 abitanti (1.538.000 nelle Marche e 888.908 in Umbria). Come stabilito di concerto con Ministero dell’Interno e Ministero dello Sviluppo Economico, la migrazione al servizio Nue 112 avverrà secondo una tempistica già stabilita nei singoli distretti telefonici delle due regioni: per quanto riguarda le Marche la migrazione è prevista dal 10 dicembre per la provincia di Ancona (distretti 071, 0731, 0732), dal 16 febbraio Macerata e Camerino (distretti 0733, 0737), dal 9 marzo Ascoli Piceno – San Benedetto del Tronto – Fermo (0736, 0735, 0734), dal 30 marzo a Pesaro e Urbino (distretti 0721, 0722). Mentre in Umbria dal 19 gennaio a Perugia e Orvieto (distretti 075 e 0763), dal 26 gennaio Terni – Foligno – Spoleto (distretti 0744, 0742, 0743).

Le attività della Cur 112 Marche – Umbria saranno assicurate attraverso l’impiego di 44 operatori che risponderanno alle esigenze dei cittadini in H24 per 365 giorni/anno. In epoca Covid il Numero Unico di Emergenza potrà svolgere, anche per Marche e Umbria, una strategica azione di filtro sulle chiamate in arrivo indirizzate verso l’emergenza sanitaria. I dati ufficiali pubblicati sul sito 112.gov evidenziano come, nel primo trimestre 2020, le chiamate giunte alle varie CUR attive in Italia siano state pari a 3.985.043, mentre quelle inoltrate alle centrali operative di secondo livello (Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco ed Emergenza sanitaria) siano state soltanto 1.593.913, con un’azione di filtro pari circa al 60%, poiché ritenute improprie o non di emergenza. Per l’attivazione della Centrale e garantirne la piena funzionalità, la Regione Marche ha stipulato specifici Protocolli d’Intesa con la Regione Lombardia per il supporto formativo del personale che sarà impiegato nelle attività di centrale, con la Regione Umbria per la razionalizzazione delle risorse attraverso la costituzione di un’unica Centrale di risposta e con la Regione Toscana per assicurare il necessario e reciproco vicariamento.

Il progetto prevede la realizzazione di un’unica centrale operativa Nue 112 per le Regioni Marche e Umbria, con contemporanea realizzazione di una centrale gemella a Firenze, al servizio della Regione Toscana. Le centrali operative di Ancona e Firenze eserciteranno la propria funzione in totale sinergia, assicurando reciprocamente il cosiddetto “disaster recovery”. Il 31 luglio 2020 è stato firmato dal Ministro dell’Interno e dalla Regione Marche il “Protocollo d’intesa per l’attuazione nelle regioni Marche e Umbria del Numero Unico di Emergenza europeo 112”. In base a questa intesa sono state avviate, monitorate e portate a compimento le procedure con le quali gli enti coinvolti hanno messo a punto le competenze e la logistica necessarie al funzionamento del servizio il cui coordinamento istituzionale e operativo sarà curato rispettivamente dal Servizio Sanità regionale e dall’Agenzia regionale sanitaria delle Marche, in stretto raccordo e collaborazione con le competenti strutture della Regione Umbria.

Il modello organizzativo del Nue 112 si articola su due livelli operativi: il Psap 1 (Public Safety Answering Point) che si identifica con la Centrale Unica di Risposta 112, che si occupa della ricezione delle chiamate, della localizzazione del chiamante, della gestione del primo contatto e dello smistamento della fonia e della scheda contatto ed i Psap 2, ossia le Centrali Operative di 2° livello, deputate al dispacciamento della chiamata ed alla gestione operativa dell’intervento. I Psap 2 integrati a sistema sono: Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco ed Emergenza Sanitaria, a cui si aggiunge (con specifiche peculiarità organizzative) la Capitaneria di Porto. Il servizio che sarà svolto dalla Cur riguarda principalmente l’identificazione e la geolocalizzazione delle chiamate, attraverso il Centro Elaborazione Dati del Ministero dell’Interno, oltre che l’identificazione della tipologia di emergenza e lo smistamento al PSAP 2 competente. Complessivamente, la CurmA Marche Umbria svolgerà il servizio per 19 centrali della Polizia di Stato, 27 dell’Arma dei Carabinieri, 6 dei Vigili del Fuoco e 5 Centrali dell’emergenza Sanitaria. Un ruolo rilevante nell’organizzazione del servizio NUE 112 è svolto dalle Prefetture/UTG dei capoluoghi di regione (Ancona e Perugia), attraverso il raccordo organizzativo e il monitoraggio delle attività tra le componenti del Ministero dell’Interno che afferiscono alla Centrale Unica di Risposta e quelle dell’emergenza sanitaria.


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