ASCOLI PICENO – Riceviamo da Sara Calisti, responsabile organizzazione Partito Democratico nel Piceno.

Un’ altra pagina di  cronache di ordinaria arroganza, è stata scritta dalla Giunta Acquaroli.

L’abolizione dei contributi regionali agli Istituti Regionali per la Storia di Liberazione delle Marche.

Dunque, a pochi mesi dalle elezioni  che hanno visto vincere il centro-destra, la presa di posizione della giunta regionale  sembra rinverdire un noto adagio, secondo il quale, la storia la fanno i vincitori.

Che non è la storia di liberazione di quel popolo, al quale hanno contribuito forze e persone diverse per estrazione sociale, ideale e politica, l’evento senza il quale noi oggi non saremmo un paese democratico. Io credo che tutto ciò sia largamente acquisito nella coscienza collettiva, pensavo sbagliando che tale acquisizione riguardasse anche gli amministratori regionali. Forse così non è. Anzi, così non è.

Se penso a coloro che hanno combattuto e perso la vita, senza  retorica, per consentire alla nostra generazione e a quelle che verranno di vivere in un paese libero, provo un senso di vergogna. Perché vedete non vi potete permettere di affermare che quei contributi erano elargiti per fini elettorali. Conoscere e custodire la memoria e quindi gli eventi storico-politici che hanno concretamente reso possibile la Liberazione prima e la Costituzione poi, la democrazia in Italia è un dovere di qualsiasi amministratore.

A meno che voi non siate quei camerati nostalgici per nulla pentiti di quello che fu il fascismo. Del resto ad Acquasanta, alla cena di commemorazione della Marcia su Roma, prima avete affermato di esservi passati per caso, poi l’avete negata, poi l’avete rinnegata prendendone troppo tardi le distanze.

 


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