ASCOLI PICENO – “Le notizie arrivate nelle ultime ore dai palazzi del Governo rischiano di danneggiare ulteriormente la già difficile situazione sanitaria, economica e sociale che milioni di cittadini italiani stanno affrontando. Non è possibile continuare a temporeggiare. In ballo c’è il futuro del nostro Paese. Bisogna immediatamente risolvere il problema che si è venuta a creare, poi il Governo dovrà prendere una decisione: chiusura delle attività, ma con ristori concreti e liquidità immediata per partite Iva e lavoratori, o riapertura nel rispetto delle normative di sicurezza. Perché così non è più possibile andare avanti. L’Italia e gli italiani sono in gravi difficoltà e non possono restare in balia di un Governo ondivago e che fatica a scegliere. In queste ore sta montando la protesta #ioapro, con alcuni esercenti commerciali che minacciano la riapertura delle loro attività. Da uomo delle istituzioni, sono il primo a essere convinto che le regole vadano rispettate e sono il primo a ricordare quotidianamente ai cittadini l’importanza di attenersi a tutti i protocolli in vigore, con preciso riferimento alle misure restrittive”.

Così in una nota diffusa il 14 gennaio, il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti: “Ma non è più possibile andare avanti nella completa incertezza, tra un susseguirsi continuo di chiusure, aperture e nuove chiusure. Tantomeno con decreti che vengono resi noti solo poche ore prima della loro effettiva entrata in vigore, non consentendo ai lavoratori e ai loro clienti la possibilità di una effettiva e valida organizzazione. La misura dei cittadini è colma e il Governo deve scegliere quale strada percorrere. O chiudere le attività, garantendo però ristori reali e liquidità immediate che permettano davvero ai lavoratori di far fronte a quelle spese fisse che sono costretti a pagare pur tenendo abbassate le loro serrande; o riaprire in piena sicurezza le diversificate attività nel rispetto di regole, protocolli e norme previste in questo periodo. Delle due, l’una“.

“Il nostro Paese deve fungere da modello nella ripartenza economica e sociale post Covid: servono misure certe e sartoriali, che possano cioè coniugarsi al meglio con le specifiche esigenze locali anche in base al numero dei contagi presente in ogni territorio – afferma il primo cittadino – In questa ottica, ritengo sia importante dare maggior potere ai sindaci: gli amministratori locali hanno contatti diretti con i loro cittadini, sono i primi a conoscere le esigenze e i bisogni delle proprie comunità e in base alla situazione dei contagi possono intervenire adeguatamente e fattivamente per trasformare le loro necessità in azioni amministrative. L’auspicio è che il Governo comprenda appieno le esigenze di milioni di famiglie in questo periodo così difficile: ne va del futuro del nostro Paese”.


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