APPIGNANO DEL TRONTO – Il Comune di Appignano del Tronto partecipa agli accordi agroambientali d’area, finalizzati alla Tutela del suolo e prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico ed alluvioni, nell’ambito del piano di sviluppo rurale della Regione Marche.

Questi accordi si attuano mediante un progetto d’area che prevede una serie di azioni collettive, finalizzate ad un obiettivo agro ambientale, che coinvolgono un insieme di aziende ricadenti nell’area oggetto di intervento. Gli obiettivi sono la tutela del suolo e prevenzione del rischio idrogeologico ed alluvioni, tutela della biodiversità e tutela delle acque.

“Grazie a questo progetto il comune di Appignano del Tronto insieme a diverse aziende agricole locali e con il supporto delle associazioni di categoria, Cia, Coldiretti e Vinea, hanno avviato un processo di condivisione partito già lo scorso anno che ha previsto una prima fase di ricognizione delle problematiche locali, stabilendo poi gli obiettivi da raggiungere utilizzando le misure di finanziamento che la Regione Marche ha messo in campo nell’ambito del progetto” dichiara la Sindaca Sara Moreschini.

“Si tratta di una progettazione complessa e lunga, ma molto interessante e utile con un obiettivo che guarda molto lontano, dalla rigenerazione dei suoli per combattere i cambiamenti climatici, all’aumento del valore degli ecosistemi fino alla riduzione dell’erosione superficiale nei suoli produttivi e alla sistemazione della viabilità rurale” continua la Sindaca.

22 le aziende agricole aderenti, 31 interventi su 14 siti di intervento, mediante presentazione di domande d’aiuto riferita a 6 sottomisure del Psr Marche 2014-2020.

“Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato fino ad ora a questo progetto e crediamo fermamente che investire in agricoltura di qualità e nella sua sostenibilità ambientale sia la giusta direzione per la rigenerazione delle aree interne. Adesso lavoriamo insieme alle aziende aderenti e ai sindacati a questa terza fase di progettazione che terminerà alle fine di aprile” conclude la Moreschini.

 

 


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