ASCOLI PICENO – I cittadini delle Marche potranno prenotare l’appuntamento per la vaccinazione anti Covid-19 rivolgendosi al proprio portalettere o attraverso i 13 Atm Postamat regionali. Poste Italiane ha infatti potenziato la propria infrastruttura tecnologica garantendo ulteriore supporto alla Regione Marche.

Dopo il via alle prenotazioni del 12 febbraio scorso attraverso il sito (www.prenotazioni.vaccinicovid,gov.it)  e il numero verde 800.009.966, in questa fase i cittadini over 80 (o loro delegati) avranno a disposizione anche la task force di postini per la prenotazione del vaccino. Tessera sanitaria in corso di validità e numero cellulare alla mano, i nati fino al 1941 potranno richiedere di verificare in tempo reale la disponibilità di appuntamenti presso i centri vaccinali limitrofi e di prossimità.

Il portalettere, attraverso l’apposita funzione “prenotazione vaccini” sviluppata per il dispositivo palmare, già in dotazione per il servizio di recapito, verificherà le disponibilità in base al Cap.  Il sistema informatico si interfaccerà direttamente con i centri vaccinali e selezionerà gli slot ancora disponibili. Questa modalità resterà attiva anche per le successive fasi di vaccinazione.

Per quanto riguarda invece gli Atm Postamat sarà sufficiente inserire la tessera sanitaria, digitare i dati richiesti in modo semplice e veloce e ritirare il promemoria con i dettagli della prenotazione.

“Poste Italiane continua a svolgere un ruolo centrale nella gestione dell’emergenza Covid-19 – si legge in una nota diffusa il 23 febbraio – sin dall’inizio della pandemia l’Azienda ha messo a disposizione la più grande flotta aziendale d’Italia per consegnare in tutto il territorio nazionale dispositivi di sicurezza personale, attrezzature mediche e ospedaliere. Fondamentale il suo ruolo anche nel trasporto, nella tracciatura e nella somministrazione dei vaccini. Poste Italiane, oltre a gestire la piattaforma di prenotazione è infatti impegnata, attraverso il suo corriere espresso Sda nella consegna delle dosi Moderna e Astra Zeneca presso i presidi ospedalieri”.


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