FERMO – Confindustria Centro Adriatico esprime sorpresa e profonda preoccupazione in merito alla mancata proroga da parte del Parlamento del credito d’imposta per gli investimenti nell’area del “cratere sismico”.

Le Commissioni riunite “Affari costituzionali e Bilancio” della Camera dei Deputati, durante i lavori per la conversione in Legge del Decreto “Milleproroghe”, non hanno infatti approvato un emendamento che avrebbe assicurato l’estensione a tutto il 2021 dell’importante e apprezzata agevolazione che, come è noto, alla fine del 2020 ha cessato di produrre i suoi benefici effetti.

Una vera e propria doccia fredda sulle prospettive di rilancio economico e sociale del territorio proprio nel momento più difficile e critico per gli imprenditori locali che oltre all’emergenza post – sisma stanno ora fronteggiando lo tsunami causato dai drammatici effetti della pandemia.

“E’ un duro colpo per tutto il sistema produttivo locale – attacca Simone Mariani, Presidente di Confindustria Centro Adriatico – La proposta di proroga del credito d’imposta aveva avuto il placet del Commissario Straordinario per la ricostruzione ed era stato inserito nel pacchetto degli emendamenti prioritari. Un’inspiegabile ed inaspettata insensibilità nei confronti delle imprese localizzate nel cratere”.

“L’auspicio ora è che l’emendamento possa essere recuperato ed inserito nei prossimi provvedimenti legislativi a partire dall’imminente primo decreto economico del Governo Draghi, il decreto Sostegno”.

“Vigileremo come sempre – conclude Simone Mariani – anche su tutti i passaggi parlamentari, lavorando con assoluta determinazione per consentire alle imprese locali di continuare a fruire di un credito d’imposta assolutamente necessario per supportare i nuovi investimenti produttivi sul territorio. A questo proposito lanciamo un appello affinché tutte le Istituzioni e le forze politiche si adoperino e soprattutto si uniscano per il raggiungimento di questo fondamentale obiettivo”.


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