ASCOLI PICENO – A distanza di 10 anni dal vittorioso Referendum contro la privatizzazione dell’acqua si ricostituisce nel territorio ascolano/fermano dell’Ato5 il “Tavolo Piceno per l’Acqua Bene Comune”.

Le numerose associazioni, movimenti e comitati che con senso di responsabilità si sono riunite ed hanno deciso di intraprendere questo rinnovato percorso comune sono convinte che ciò sia estremamente necessario per varie ragioni di carattere generale e locale.

In primo luogo perché a dispetto dell’esito referendario i processi di privatizzazione a livello globale e regionale, sebbene in modo strisciante, non si sono mai arrestati,  e l’incongrua natura di “società per azioni” dei soggetti pubblici che gestiscono l’acqua e la depurazione (come la Ciip spa) non favorisce la trasparenza e la partecipazione.

Peraltro le ripercussioni negative sulla qualità e quantità dell’acqua che si stanno producendo sugli utenti di alcune zone del Piceno in relazione alla riduzione della disponibilità di risorse idriche, determinate dagli effetti dei cambiamenti climatici e degli eventi sismici, richiamano tutta la comunità territoriale  ad una maggiore partecipazione per monitorale le scelte strategiche della società di gestione.  Ciò affinché si possano prevenire scenari negativi come quelli che stiamo vivendo e non si determinino deviazioni del suo operato verso altri settori d’intervento.

ll “Tavolo Piceno per l’ABC” ha quindi lo scopo di sensibilizzare le cittadine e i cittadini sull’importanza di una gestione ecosostenibile e responsabile dell’acqua (dalla dimensione globale sino a dentro le nostre case) e per innescare un rinnovato processo democratico che porti ad un confronto permanente e strutturato con i soggetti preposti nel nostro territorio al governo ed alla gestione del Servizio Idrico Integrato.

Primo passo del Tavolo sarà infatti la richiesta di un primo incontro con i vertici dell’ATO5, che rappresentano i 59 Comuni consorziati, allo scopo di fare il punto delle strategie e sugli interventi in cantiere per fronteggiare le problematiche del settore.

Ovviamente il Tavolo Piceno per l’ABC è aperto all’adesione di ulteriori associazioni, comitati  e movimenti, nello spirito della stessa normativa regionale di settore che individua queste realtà come interlocutori privilegiati delle Istituzioni preposte al governo ed alla gestione dell’acqua.

I movimenti e le associazioni che sino a questo momento hanno aderito sono i seguenti:

Legambiente – Circolo di Ascoli,  Circolo “lu cucale” di San Benedetto e Circolo “Teramare” del fermano; Comitato Spontaneo “Le buone acque del Pescara”;  Movimento “Dipende da Noi” coordinamenti di Ascoli e di Fermo; Associazione di tutela e valorizzazione della Valdaso; Ascolto & Partecipazione – Ascoli Piceno;  Cittadinanzattiva San Benedetto; Comitato Ci Rifiutiamo – Ascoli Piceno; Associazione I CARE – Grottammare;  Associazione Luoghi Comuni;  Comitato Tutela del Bretta;  Comitato Aria Pulita Castel di Lama – Villa Sant’Antonio; Casa Comune – Fermo.


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