ASCOLI PICENO – E’ tempo di bilanci per un’importante opera cinematografica realizzata nella città delle Cento Torri.

Parliamo, ovviamente, del film “L’ombra del giorno” diretto dal regista ascolano Giuseppe Piccioni e prodotto da Lebowski Srl.

Conferenza stampa in presenza, nel tardo pomeriggio del 17 aprile, al Caffè Meletti (con il rispetto delle norme anti-Covid, ospiti e giornalisti ‘tamponati’ gratuitamente prima dell’ingresso nel locale) con collegamento telematico su Zoom per coloro che non si sono potuti recare sul posto.

E’ l’occasione per fare un bilancio delle riprese in corso di svolgimento, nonché per raccontare l’esperienza trascorsa ad Ascoli dall’intera Troupe.

Alla conferenza stampa, oltre al Sindaco Marco Fioravanti e ai rappresentanti istituzionali del Comune di Ascoli Piceno, della Regione Marche e della Fondazione Carisap, hanno partecipato il regista Giuseppe Piccioni, l’attore e produttore Riccardo Scamarcio e gli attori Benedetta Porcaroli e Wael Sersoub.

Quasi un mese di riprese tra piazza del Popolo, il Caffè Meletti e Corso di Sotto. La prossima settimana i ciak si sposteranno alla Riserva Sentina di Porto d’Ascoli. “Location molto affascinante” ha dichiarato il regista Giuseppe Piccioni.

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Un film d’amore ambientato negli anni ’30 in pieno regime fascista. Ci sono molte aspettative riguardo a questa opera cinematografica, l’obiettivo ambizioso è di portarla al Festival di Venezia. Non è stata ancora fissata una data di uscita nei cinema. “Contesto particolare quello presente nel film – racconta il regista Giuseppe Piccioni – quando il fascismo era in ascesa e c’erano pure osservatori internazionali incuriositi dal regime. Ma qualcosa si stava già incrinando, vedasi emanazione Leggi Razziali. Su questo sfondo abbiamo costruito una storia d’amore che ha dovuto fare i conti, non facili, con la dittatura. Vorrei che il film lasciasse segnali importanti e non scontati“.

Marco Fioravanti apre la conferenza: “Il mio ringraziamento in primis va al regista Giuseppe Piccioni, un amico di Ascoli. Siamo riusciti a riportare in città la realizzazione di un film. Grazie anche a Riccardo Scamarcio, è nata una bella amicizia. Ringrazio pure Benedetta Porcaroli, con grande professionalità ha portato arte. Ringrazio tutti quanti, anche coloro che hanno lavorato dietro alle quinte. Una grande macchina organizzativa. Ringrazio la Regione Marche e la Carisap. E per ultime, ma non per importanza, Donatella Ferretti, Monica Acciarri e Monia Vallesi, assessori comunali. Un film che porterà cambiamento e visibilità. Promuove la ricchezza culturale e artistica del capoluogo. Per noi si apre una fase nuovo, darà ad Ascoli l’opportunità di salire un altro gradino in alto. Possiamo veicolarci nel mondo, molto importante dopo le ferite del sisma 2016 e dell’emergenza Coronavirus”.

Giorgia Latini, assessore regionale, dichiara: “La Regione vuole e deve valorizzare il territorio. Questo film aiuterà a far conoscere Ascoli fuori anche i confini nazionali. Vogliamo rilanciare le Marche e aiutare anche le nostre case cinematografiche. Programmazione comunitaria dei fondi sul Cine-turismo, fino ad oggi la Regione non aveva mai investito in maniera continua sul cinema. Questa opera cinematografica è stata realizzata grazie a più enti, a persone che hanno a cuore la comunità. Importante progetto data la candidatura di Ascoli città della Cultura”.

Angelo Davide Galeati, presidente Carisap, aggiunge: “E’ stato un orgoglio partecipare a questo progetto cinematografico. Il film può lasciare il segno a chi lo guarderà. Tutto il pubblico potrà conoscere Ascoli, importante vetrina. Ringrazio la casa produttrice e auspico un grande successo che porterà benefici all’intera collettività. Per la Fondazione Carisap sono stati due anni di sforzi per lavorare insieme a Comune e Regione. Questo film è un progetto ben riuscito e condiviso”.

Il regista ascolano Giuseppe Piccioni afferma: “Ero diffidente, inizialmente, a girare nuovamente ad Ascoli ma in poco tempo mi sono davvero ricreduto. Ho contattato Riccardo Scamarcio che mi ha dato subito disponibilità, ha sostenuto fortemente il film. Abbiamo avuto una buonissima accoglienza da cittadini e istituzioni nonostante l’emergenza Covid. Abbiamo portato anche fortuna all’Ascoli Calcio che da quando stiamo girando qui la squadra è tornata a vincere. Scherzi a parte, ci siamo trovati davvero bene. Ci siamo pure scusati per i disagi procurati, in primis con il Caffè Meletti che non poteva accogliere clienti. Siamo stati privilegiati, abbiamo potuto respirare l’intera essenza della città. Noi ci auguriamo che il film sia davvero di grande successo. Ringrazio tutti gli attori ma anche le comparse del territorio e di Comuni limitrofi. Ringrazio anche la mia famiglia, presente oggi alla conferenza, molto vicina a me. Festival di Venezia? Vediamo, se riusciamo a finire tutto in tempo sarebbe davvero una bella soddisfazione”.

L’attore pugliese Riccardo Scamarcio ha preso la parola: “Bellissima avventura, ringrazio le istituzioni ascolane, in primis il sindaco Marco Fioravanti, una bella persona e sensibile. Abbiamo scelto di girare ad Ascoli per questioni estetiche e logistiche, città che si adattava bene alla trama del film. Io di Ascoli conoscevo solo lo stadio Del Duca quando andavo a vedere la Fidelis Andria, mi hanno mandato le foto di piazza del Popolo e Arringo e sono rimasto piacevolmente stupito. Siamo stati accolti bene da tutti. E’ stata una bella esperienza, parlare e vestire come negli anni ’30 ha dato molto. Il cinema vuole entrare nell’inconscio delle persone, non mostra solo le bellezze del territorio, il film ha questo obiettivo. Noi creiamo magia ed empatia con chi ci viene a vedere al cinema. Ascoli, dal punto di vista architettonico, ha contribuito davvero molto al film. E’ una città grande che però si gira tranquillamente a piedi. E’ una cosa speciale a mio parere. Grazie a tutti coloro che hanno realizzato il film: regista, attori e troupe. Non era facile ricostruire luoghi e oggetti degli anni ’30, è stato fatto un buonissimo lavoro. Un ringraziamento davvero grande anche al Caffè Meletti. Il personaggio che interpreto, Luciano, mi piace: innanzitutto adoro il suo look. E’ un uomo di altri tempi. Ha un senso interno e profondo, personaggio molto introverso. Io sono più espansivo solitamente. Luciano ha giustizia e onestà”.

L’attore francese Wael Sersoub dichiara: “Ascoli mi ha accolto molto bene. Ho avuto il tempo giusto per vivere la città, porto il capoluogo nel mio cuore. Sono stato anche a Colle San Marco e a San Benedetto, bei posti. Tornerò sicuramente. E’ stato un piacere lavorare qui, sono innamorato di Ascoli”.

L’attrice romana Benedetta Porcaroli afferma: “Sono rimasta molto colpito dalla naturalezza degli ascolani, una bella relazione fatta da gentilezza ed entusiasmo. I cittadini si sono sentiti parte integrante del film e del progetto. Mi dispiace lasciare Ascoli, è una realtà molto accogliente e familiare. Tutto ciò mi ha dato una grande mano pure nel film. Abbiamo conosciuto persone bellissime e disponibili. Un grande grazie anche al Caffè Meletti e a tutto il suo Staff. Un piacere lavorare con il regista Giuseppe Piccioni, con Riccardo Scamarcio e gli altri attori”.

 

 


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