ASCOLI PICENO – È in partenza ad Ascoli Piceno il progetto sperimentale di teatro terapia “Senza maschera”, ideato dall’attrice Cristiana Castelli e dalla psicoterapeuta Elena Mohwinckel, entrambe spinte dal desiderio di creare un percorso di condivisione, osservazione e ascolto reciproco attraverso il gioco teatrale e l’improvvisazione. Il corso, rivolto sia ai bambini che ai ragazzi e agli adulti, dovrebbe partire il 26 aprile e si articolerà in otto incontri di due ore ciascuno con un minimo di 6 persone. Il prezzo è di 120 euro per tutto il percorso, valido come contributo all’associazione culturale Actor in qualità di quota associativa.

“Ho chiesto a Elena di scrivere a quattro mani questo progetto di teatro terapia in cui ognuna ha dei compiti ben definiti – ha spiegato Cristiana Castelli – Io mi occuperò dei giochi di propedeutica teatrale, per rendere tutto più leggero e divertente, mentre Elena elaborerà poi questi vissuti. Ringraziamo Don Giampiero, che ci ha messo a disposizione il giardino della chiesa di Monticelli e l’assessore Donatella Ferretti che ci metterà a disposizione la sala dei Savi al palazzo dei Capitani, così che possiamo aprire questo laboratorio a tre fasce di età e dare la possibilità di partecipare anche a chi vive al centro di Ascoli. Vogliamo anche affrontare diversi tipi di teatro: la maschera, la parola, la commedia dell’arte, la comunicazione corporea, ma quello che ci interessa di più è il percorso che faremo in questi incontri: il viaggio più che la meta” – ha concluso.

“La mia figura sarà quella di partecipante viva, ma avrò anche il compito di osservare, ascoltare e favorire l’ascolto reciproco, così che ognuno, attraverso un lavoro introspettivo, potrà tirare fuori sensazioni e comportamenti che possano poi essere utilizzati per stare meglio – ha chiarito Elena Mohwinckel – Lo scopo è quello di ri-stare insieme, condividendo emozioni e vissuti, e di favorire la comunicazione sciogliendo le tensioni, affinché le risorse reciproche possano essere utilizzate per superare limiti e difficoltà. Ci auguriamo che anche la fascia di età compresa tra i 14 e i 22 anni possa avvicinarsi a questa iniziativa, in cui stiamo pensando di inserire anche degli ospiti in ogni appuntamento: psicologi, scrittori, registi, attori, che possono darci un aiuto sia dal punto di vista teatrale che per la parte introspettiva”.

Ringraziamenti sono stati espressi dall’assessore alla cultura Donatella Ferretti, che non ha nascosto la propria soddisfazione: “Come amministrazione abbiamo subito accolto questa iniziativa sia con il patrocinio che con la messa a disposizione della sala dei Savi perché siamo convinti che, in un momento di grande disagio come questo, sia necessario un accompagnamento psicologico ed esistenziale della popolazione”.

Per informazioni e prenotazioni:

Cristiana 360652168 o [email protected]

 

 


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