ANCONA – “Le feste del Santo Patrono non vanno considerate al pari delle domeniche tranne nei giorni in cui coincidono con la domenica stessa o altre giornate festive. Pertanto, nel rispetto del protocollo di sicurezza e delle disposizioni anti assembramento, durante la giornata precedente la ricorrenza del Santo, si ritiene che le attività all’interno dei centri commerciali, parchi commerciali e similari possano rimanere aperte. Sono fatte salve eventuali e diverse interpretazioni da parte della presidenza del Consiglio o dei Ministeri competenti”.

Questo il contributo interpretativo in materia, fornito dagli uffici preposti della Regione Marche, su sollecitazione dell’assessore alle Attività Produttive Mirco Carloni, dopo le numerose richieste di chiarimento pervenute dalle associazioni di categoria, dai titolari di centri commerciali e parchi commerciali ai fini di una corretta applicazione dei vari provvedimenti in materia di contenimento del Covid.

La Regione precisa che “il Santo Patrono non è considerato giorno festivo da Legge dello Stato 260/1949 né tra le festività religiose specificate dall’art.1 DPR 792/1985; tale ricorrenza è trattata come festiva solo nei Contratti Collettivi di Lavoro ai fini del trattamento economico e del diritto alle giornate di riposo del personale dipendente pubblico e privato”.


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