OFFIDA – Da venerdì i bambini della scuola primaria Ciabattoni di Offida riprendono il percorso verso Rifiuti Zero, avviato già lo scorso anno e interrotto a causa dell’emergenza sanitaria.

Cosa sono i rifiuti? Chi li ha inventati? Come possiamo fare per ridurli e interrompere la catena produzione – consumo – rifiuto – spreco? Le risposte a queste semplici domande animano un dibattito sul concetto di “rifiuto” e ci fanno esplorare le possibilità del riuso, i vantaggi della raccolta differenziata, l’importanza del riutilizzo e del riciclaggio, il grande potere che si nasconde nelle nostre mani.

La soluzione del problema globale dei rifiuti e dell’inquinamento, così come dei cambiamenti climatici, siamo noi. Chiunque può rendersi utile, lavorare, intervenire, nessuno di noi è troppo piccolo o troppo grande, o troppo indaffarato per partecipare alla grande sfida della rivoluzione ecologica. Sono io il protagonista, tocca proprio a me scrivere questa avventura!

Ed è questo il vero messaggio della Strategia Rifiuti Zero: migliore organizzazione, maggiore educazione e migliore progettazione, attraverso la partecipazione di tutti, della comunità, dei produttori e della classe politica.

Una delle sfide più grandi riguarda la plastica, che sta dilagando nei nostri mari come sulle nostre tavole: tra pochi anni negli oceani troveremo più plastica che pesci, e il percorso verso le nostre tavole è molto veloce ed è già in atto.

Per questo è indispensabile e urgente promuovere la sostituzione di oggetti e beni non riciclabili con beni durevoli, riciclabili o compostabili, anche attraverso la realizzazione di specifici laboratori del riuso e corsi di formazione sulla riparazione. E Offida ha già cominciato, dotando gli studenti di tutte le scuole di una borraccia, che ha consentito in poco tempo di risparmiare migliaia di bottiglie di plastica.

L’altra grande emergenza è lo spreco alimentare, che si consuma soprattutto nelle mense, anche a scuola. Vogliamo raccontare ai ragazzi il lungo viaggio che compie il cibo per arrivare dal campo alla nostra tavola. Non buttiamo il cibo avanzato: con altri ingredienti e un po’ di fantasia può trasformarsi in polpette, frittate e tanti piatti super gustosi.

Vogliamo che i ragazzi diventino gli ambasciatori di questa grande rivoluzione dei piccoli gesti, della costanza e della coerenza, per testimoniare che il gioco è semplice, alla portata di tutti e insieme si può vincere.


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