ASCOLI PICENO – Termina con una indolore sconfitta il campionato dell’Ascoli che si vede superato per 3-0 dal Chievo che ha così conquistato un posto nei prossimi play off; a decidere la gara la doppietta di Canotto al 19′ ed al 57′ e la rete di Garritano all’80’.

“Avevo chiesto ai ragazzi di finire la stagione cercando di vincere la partita – dichiara l’allenatore dell’Ascoli Andrea Sottil – pur sapendo che inconsciamente le motivazioni non potevano essere uguali al Chievo, questo è umano. Come avevo detto, ho dato spazio a chi era stato impiegato meno nel corso del campionato, lasciando a riposo qualche infortunato come Saric, Buchel, Avlonitis e lo stesso Pucino. Gol a parte, nel primo tempo non abbiamo fatto male, ma nella ripresa mi aspettavo qualcosa in più da parte dei ragazzi. Aver chiuso con un passivo di 3-0 è stato un peccato per quello che abbiamo fatto in questa stagione. Questa gara non deve cancellare quello che di grandioso è stato fatto. Adesso andiamo tutti in vacanza, ce lo meritiamo, come ho già detto mi piacerebbe molto continuare questo progetto perché ho le idee molto chiare, ci confronteremo col Patron anche per capire le sue idee”.

Peccato perché avremmo voluto dedicare una vittoria al tifoso Domenico ‘Iena’ – dichiara Gabriele Corbo –  scomparso questa mattina. Quanto alla gara, credo che abbiamo disputato un buon primo tempo, abbiamo subìto un gol sciocco, che potevamo evitare, abbiamo reagito, nel secondo tempo siamo rientrati in campo con l’intenzione di riprendere la gara, ma il raddoppio del Chievo ha chiuso un po’ il match. Eravamo venuti a Verona con l’intento di terminare in bellezza un campionato straordinario da parte di tutti, ma non è andata così. Abbiamo incassato due gol a causa di tante palle perse, che avremmo potuto gestire meglio. Oggi sono stato impiegato dall’inizio, ho cercato di fare il mio, ma, quando subisci tre gol, è chiaro che qualcosa dietro non è andato. A livello personale questa stagione è stata di alti e bassi; i primi mesi ho avuto più minutaggio rispetto alla seconda parte di stagione, ma ho dato sempre il massimo negli allenamenti e in campo. Quest’anno credo di essere cresciuto molto mentalmente, sono riuscito a gestire i momenti in cui non giocavo. Ho trovato gruppo eccezionale, Dionisi è il mio secondo papà, così come Brosco, Kragl, Eramo e Pucino. La salvezza è stato un risultato straordinario, tante volte mi ha chiamato Orsolini per dirmi: mi raccomando, salvate il mio Ascoli!”.

“La gara l’abbiamo giocata fin da subito a viso aperto – le parole di Mirko Eramo – il primo gol del Chievo ci ha tagliato un po’ le gambe, abbiamo cercato di recuperare, poi il raddoppio ha chiuso la partita. Probabilmente ha influito il fatto che l’avversario avesse qualche motivazione in più. Lasciamo stare i primi sei mesi perché ero ai margini, il mio campionato è iniziato con mister Sottil e col ds Polito che mi hanno dato l’opportunità di dare una mano sia in campo che fuori. Credo di essere riuscito a dare mio contributo insieme ad altri, siamo riusciti a creare un gruppo straordinario. Mi è dispiaciuto tanto per i miei primi sei mesi, non mi davo una spiegazione, ma, come ho detto, ho lasciato da parte quel periodo e ho messo tutto me stesso in campo quando sono stato chiamato in causa. Voglio ringraziare pubblicamente mister e ds perché non era facile rimettere in gruppo un giocatore che con due allenatori era stato fuori. Adesso mi godo un po’ la famiglia, mia moglie Daniela è in attesa del terzo bimbo, facciamo un po’ di mare, stacchiamo la spina perché sono stati mesi duri mentalmente e mi ricarico per il prossimo campionato in bianconero”.

 


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