OFFIDA – Di seguito una nota, giunta in redazione il 10 maggio, di Marche a Rifiuti Zero.

Prosegue il percorso a Rifiuti zero della classe prima della scuola elementare Ciabattoni di Offida. Oggi abbiamo cercato di capire perché “Siamo in un mare di plastica”.

La lezione è iniziata con la proiezione di un cortometraggio animato sull’inquinamento da plastica. I bambini sono rimasti colpiti dalla grande quantità di plastica in mare e abbiamo imparato che quella plastica è la stessa che troviamo dispersa nei parchi, ai bordi delle strade, sugli argini dei fiumi.

La plastica che troviamo sulle spiagge o in mare proviene anch’essa infatti dal littering, ovvero dall’abbandono dei rifiuti al di fuori del cestino. Se continuiamo così nel 2050 nel mare ci sarà più plastica che pesci.

Il video termina con un’immagine positiva: la stessa persona che abbandona rifiuti, resasi conto della sua cattiva azione, si impegna a rimediare e raccogliere quanti più rifiuti possibili sulla spiaggia.

Questo possiamo farlo anche noi per contribuire a preservare le spiagge pulite. Una bambina lo ha già fatto questa domenica con l’aiuto dei genitori.

Scopriamo poi che esistono vere e proprie isole di plastica nei nostri oceani e che non riusciremmo neanche a contare tutti i rifiuti presenti in queste isole perché sono tantissimi. La maggior parte addirittura si trova nei fondali o già scomposta in microplastiche che spesso vengono mangiate dai pesci.

Abbiamo così compreso, attraverso diverse immagini, le conseguenze negative per la fauna. Pesci, tartarughe, uccelli marini rimangono spesso intrappolati o soffocati nella plastica oppure la ingeriscono e il loro stomaco si riempie di plastica.

Purtroppo quella stessa plastica finisce nei nostri piatti.

Ci sono tantissimi oggetti in plastica sia in classe che a casa. Parlandone insieme abbiamo capito quali possono essere riciclati e quali no.

Per riciclare al meglio la plastica va ricordato che solo gli imballaggi possono essere riciclati, il resto va gettato nell’indifferenziato. Proprio perché non tutta la plastica che usiamo si può riciclare dovremmo cercare di utilizzarne il meno possibile, riducendone il consumo.  Ciò è possibile eliminando il mono uso, utilizzando alternative durevoli, privilegiando imballaggi in carta, vetro o alluminio.

La lezione termina con un video del salvataggio di una tartaruga impigliata nella plastica. È stato un bambino di 6 anni a salvare la tartaruga: non si è mai troppo piccoli per fare la differenza anzi insieme possiamo rendere il mondo più pulito.


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