ASCOLI PICENO – Di seguito una nota dell’Aci, giunta in redazione l’11 maggio.

I numeri degli incidenti stradali non si fermano mai e invitano a riflettere sulla sicurezza delle nostre strade, in particolare a tutela dei ciclisti, dei pedoni, e della micromobilità in costante crescita.

Aci è nuovamente protagonista al Giro d’Italia 2021 proseguendo la campagna di sensibilizzazione Aci #rispettiamoci, lanciata nel 2019 per ribadire l’importanza di comportamenti sempre corretti alla guida, soprattutto quando l’automobilista incontra chi pedala o cammina.

La campagna è un tassello importante per riflettere sui numeri, incoraggiando progetti e iniziative di prevenzione. Il dato 2020 relativo all’incidentalità non è statisticamente significativo a causa delle stringenti limitazioni per il Covid-19, ma il 2019 evidenzia come un decesso su due appartenga alla categoria dei cosiddetti utenti vulnerabili.

In particolare, si è registrato un forte aumento tra le vittime dei ciclisti (+15,5%) rispetto al 2018, dentro e fuori le aree urbane. I pur parziali dati in elaborazione del 2020 confermano tale tendenza, nonostante la consistente riduzione della mobilità e dell’incidentalità complessiva.

Nel 2019 cresce in Italia la vendita delle biciclette (+7% che si raddoppia nel 2020) e ne aumenta l’utilizzo (+25%) anche per spostamenti casa-ufficio, ma il trend sale conseguentemente anche per gli incidenti stradali che coinvolgono le bici (+3,3%) secondo la fonte Aci-Istat.

Nella provincia di Ascoli Piceno, in particolare, nel 2019 si sono registrati 863 incidenti stradali con lesioni, di cui 16 mortali. Di questi, 79 sono stati con una bicicletta: il 6,6% dei sinistri complessivi. La maggior parte si è verificata sui rettilinei e negli incroci, provocando un morto e 78 ciclisti feriti. Peggiore lo scenario se si considerano i pedoni: 102 sono stati investiti nel 8,5% degli incidenti totali. Le vittime sono state 2, tragicamente investite in particolare su rettilinei (57) e incroci (17) secondo fonte Aci-Istat.

Nello specifico, nella città di Ascoli Piceno, sede dell’arrivo della sesta tappa del Giro d’Italia, nel 2019 si sono registrati 267 incidenti stradali con lesioni che hanno provocato 355 feriti e 4 decessi. I sinistri che hanno coinvolto una bicicletta sono stati 19, il 3,3% degli incidenti complessivi.

Peggiore lo scenario se si considerano i pedoni: 38 sono stati investiti nel 10,6% degli incidenti totali. È stata registrata una vittima secondo fonte Aci-Istat.

La campagna Aci #rispettiamoci vuol essere un richiamo alla responsabilità, per un atteggiamento di rispetto di tutti verso tutti, perché tutti insieme affrontiamo la strada nelle diverse modalità, come autisti, come ciclisti, come pedoni. Un richiamo positivo, non impositivo, all’educazione stradale, al rispetto e all’attenzione all’altro, quale primo elemento per la riduzione di vittime e feriti. Al contempo. Aci si augura un sempre maggiore intervento delle Amministrazioni al fine di sviluppare progetti e infrastrutture in grado di accompagnare la nuova mobilità sostenibile in piena sicurezza.

ESEMPIO DI BEST PRACTICE

Il Comune di Ascoli Piceno ha messo in atto misure volte a garantire la sicurezza stradale per pedoni, ciclisti e automobilisti. Negli anni precedenti è stata avviata una procedura aperta per l’affidamento in concessione del servizio di ripristino delle condizioni di sicurezza stradale e di reintegra delle matrici ambientali compromesse a causa del verificarsi di incidenti stradali.

L’amministrazione ha inoltre risposto all’avviso pubblico del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e ha presentato un progetto relativo alla promozione, al coordinamento e al monitoraggio di attività di prevenzione e contrasto all’incidentalità stradale correlata ad alcol e droga, individuando nello sport un fondamentale punto di partenza per le attività di prevenzione contro le dipendenze.

Il neo presidente dell’Automobile Club Ascoli Piceno, Ivo Panichi, dichiara: “La partecipazione di Aci al Giro d’Italia e tutte le iniziative messe in campo per l’occasione dalla Federazione degli Automobile Club conferiscono un ulteriore valore aggiunto ad un evento simbolo dell’Italia nel mondo. La grande campagna di sensibilizzazione “#rispettiamoci”, alla quale l’Ac Ascoli Piceno-Fermo ha aderito con entusiasmo, mira a diffondere una maggiore responsabilità nell’uso della strada e, in particolare, si pone l’obiettivo di accrescere la consapevolezza della fragilità degli utenti più vulnerabili come ciclisti e pedoni e l’importanza di adottare corretti comportamenti sulla strada. L’Automobile Club Ascoli Piceno.Fermo rappresenta dal 1914 un fondamentale punto di riferimento locale in materia di circolazione stradale e mobilità sostenibile. La nostra propositiva azione viene perseguita d’intesa con tutte le Istituzioni del territorio, coinvolgendo anche i comprensori scolastici delle nostre Province con molteplici iniziative e corsi di guida sicura. Nell’ultimo triennio, oltre 2.500 studenti hanno potuto beneficiare di corsi di educazione alla sicurezza stradale erogati gratuitamente grazie alla collaborazione degli Istituti Scolastici locali che riconoscono il ruolo determinante di Aci”.

Anche quest’anno l’Aci coinvolge i media nella diffusione dei dati sull’incidentalità nei territori che ospitano partenze e arrivi delle tappe del Giro d’Italia, al fine di aumentare il grado di informazione e di consapevolezza di automobilisti, ciclisti e pedoni chiamati a condividere responsabilmente la strada.

La campagna di sensibilizzazione prevede anche la messa in onda di uno spot su Rai 2, la diffusione di tutorial per la sicurezza e di testimonianze raccolte tappa dopo tappa da personaggi del mondo delle due ruote, postate sul portale ufficiale del Giro (https://www.giroditalia.it/) che ospita l’area #rispettiamoci dedicata alla sicurezza stradale a cura di Aci. Al contempo, il messaggio è amplificato sui canali web (http://www.aci.it/) e social di Aci. Attraverso il Giro d’Italia, la campagna Aci #rispettiamoci coinvolgerà milioni di spettatori e appassionati, contribuendo a far crescere la cultura della mobilità responsabile e una conseguente rivalutazione dei comportamenti quotidiani sulla strada.


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