ASCOLI PICENO – Nelle ultime settimane la decisione del sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, di cambiare la pavimentazione di piazza Arringo ad Ascoli coinvolgendo la cittadinanza.

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Nuova pavimentazione in piazza Arringo, l’Arengo chiede agli ascolani idee e proposte

“Questa volta però la finta condivisione e la finta partecipazione millantata dal Sindaco hanno superato il limite – accusa Francesco Ameli capogruppo Dem in consiglio comunale tramite nota stampa – infatti pur non esistendo un atto amministrativo con cui sia stato ufficialmente deciso di rinnovare piazza Arrigo lui, da normale cittadino, ma usando il ruolo istituzionale chiede “al popolo” di esprimere idee e pensieri ben sapendo che questi ultimi avrebbero non avrebbero avuto alcun valore.”

“Come noto a tutti la pubblica amministrazione parla per atti ma, a quanto pare – continua Ameli – al sindaco di Ascoli Piceno le norme piacciono poco”.

“A smascherare la sua ennesima bufala – prosegue il capogruppo Pd – è stata una lettera di risposta a sua firma che ho ricevuto a seguito di un’istanza di accesso agli atti che, insieme ai consiglieri Procaccini e Frenquellucci, ho protocollato per conoscere quali fossero i progetti, dei quali la stampa parlava con grande enfasi, e per avere conoscenza delle tante ipotesi di riqualificazione della piazza. “

“La risposta è stata sconvolgente: emerge infatti che la volontà di ripavimentazione di Piazza Arringo è un iniziativa personale del Sindaco e pertanto non vi sono atti ufficiali da poter consegnare a un consigliere comunale. Praticamente non esiste nulla. Ma allora – chiede il consigliere Ameli – il sindaco Fioravanti quando dichiarava sulla stampa che è volontà dell’amministrazione e che si sta lavorando insieme all’assessore Cardinelli  non diceva verità? Oppure dava e dà per scontato che il pensiero della Giunta sia indifferente e scontato”.

“Il Sindaco rinnega i percorsi partecipativi stabiliti dalle norme e dalle buone pratiche e con le vesti del Podestà attiva una finta consultazione.  Pensare che un’opera di tale portata possa essere realizzata sulla base di un’iniziativa personale – chiosa Ameli – è un precedente grave che, a giudizio dello scrivente, svilisce il ruolo e la funzione degli organi comunali e dei partiti rappresentativi delle volontà dei cittadini”.

“Come è possibile – prosegue Francesco Ameli – far valutare agli uffici comunali proposte che il sindaco Fioravanti ha chiesto di inviare ad un indirizzo e-mail privato (chi è il titolare di questo indirizzo?) ?  Come è possibile pensare che privati o studi tecnici possano inviare osservazioni non al Comune come Istituzione bensì a un privato cittadino che si arroga la possibilità di decidere del futuro di un bene pubblico?”.

“Spero che da parte dei consiglieri comunali tutti, a prescindere dalle parti politiche – è l’auspicio del capogruppo dem – possa emergere un segnale di distanza rispetto a questo modus operandi che segna una pagina buia nella politica della nostra città e che non ha precedenti”.

“Sarà cura del Partito Democratico e delle forze di opposizione – conclude – procedere con tutti gli approfondimenti del caso per valutare, con il responsabile anticorruzione, se non siano ravvisabili condotte divergenti con quanto previsto dalla normativa in materia di appalti”.


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