di Gianluigi Clementi

ASCOLI PICENO – In una conferenza stampa sono stati presentati gli “Itinerari Orsiniani”, tre percorsi focalizzati sul lascito del grande scienziato e botanico ascolano dell’Ottocento Antonio Orsini.

La professoressa Maria Luce Sestili ha dedicato gran parte dei suoi studi e delle sue ricerche alla vita di Antonio Orsini, dimostrando grande dedizione, passione ed interesse nei confronti della sua città natale (Ascoli Piceno) e del suo intellettuale forse più noto del territorio. Il punto di arrivo (o forse no) a cui è giunta la professoressa Sestili è stata la creazione di un prezioso volume edito nel 2018 che tratta della vita del botanico, dei suoi studi e dei diversi percorsi situati all’interno della città, gli “Itinerari Orsiniani”, appunto. Un lavoro di ricerca lungo ben vent’anni.

Alla conferenza ha partecipato il Sindaco di Ascoli Piceno, Mario Fioravanti, che ha sottolineato la rilevanza rappresentativa della figura di Antonio Orsini e la volontà dell’amministrazione di valorizzare gli ‘itinerari orsiniani’, permettendo in tal modo di scoprire i punti più suggestivi e meno conosciuti del territorio. “L’obiettivo proposto – ha proseguito il Sindaco – è quello di aumentarne la visibilità a livello turistico e culturale, arricchendo notevolmente il dossier per la candidatura a capitale della cultura 2024”.

Presente anche l’assessore alla cultura, Donatella Ferretti: “Si presenta alla città un lavoro di vent’anni di ricerca e sacrificio da parte della professoressa Sestili, che culmina con la produzione di un volume che arricchisce il patrimonio culturale della città. Contiene notizie biografiche, scientifiche, con l’intelligenza e la lungimiranza di individuare dei percorsi naturalistici preziosissimi, perché rappresentano uno strumento di arricchimento dell’offerta che questo territorio può dare a livello culturale e turistico.”
La presentazione del progetto è poi terminata con l’intervento della stessa Sestili: “Gli itinerari sono un dono fatto alla mia città, per poter avere la libertà di fruire una città in maniera autonoma, secondo i propri tempi e i propri occhi, per subire la suggestione che la città può dare. Sto cercando di costruire questa rete nel nome di Antonio Orsini, una rete che sia storica, naturalistica e artistica, in modo da riprendere questa sensibilità e guardare la città con uno sguardo diverso”.

Maggiori dettagli riguardo gli “Itinerari orsiniani” sono disponibili sul sito del Comune di Ascoli Piceno a questo link.


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