MONTEFORTINO – Dopo la riapertura del Santuario della Madonna dell’Ambro, avvenuta in occasione del Natale 2018, rimaneva da ripristinare l’annesso conventino dei Frati Cappuccini, che da oltre cento anni vi risiedono per custodire il Santuario e accogliere quotidianamente tutti i pellegrini che, specialmente nel periodo estivo, accorrono a visitarlo. Ora anche questo ultimo intervento è completato grazie alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno che ha inserito il progetto di ristrutturazione del convento all’interno del Masterplan terremoto, il documento programmatico di rilancio del tessuto economico e sociale delle comunità locali colpite dal terremoto del 2016.

I lavori, iniziati nel 2019, sono stati eseguiti dall’impresa Alessandrini di Montefortino sotto la direzione del Geometra Stefano Paccaloni e dell’Architetto Marco Quagliatini. Esternamente il convento è stato restaurato conservandone e valorizzandone le sue caratteristiche architettoniche, così come per gli ambienti interni sono stati effettuati interventi di rifunzionalizzazione, tesi ad ottimizzare gli spazi e le relative destinazioni d’uso. Nel piano seminterrato è stato trasferito il negozio di articoli religiosi, che risulterà notevolmente ampliato e rinnovato. Al piano terra, invece, oltre alla cucina e al refettorio dei frati, è stata approntata una foresteria per dare la possibilità di accogliere i pellegrini. Al primo piano e al piano sottotetto si sviluppano gli ambienti delle camere per i religiosi e i pellegrini. Al piano primo dell’ala nord è stata ripristinata, attraverso l’intervento di restauro, una sala polifunzionale destinata allo svolgimento di riunioni, incontri e momenti di convivialità per i pellegrini.

Il consistente sostegno economico che la Fondazione Carisap ha messo in campo per realizzare il restauro (pari ad euro 130.000), indica la consapevolezza del forte impatto positivo che il Santuario della Madonna dell’Ambro è capace di generare in chiave turistica ed economica per tutte le attività sociali e lavorative operanti nell’area dei Monti Sibillini. Infatti, il Santuario, incastonato come una perla fra le vette dei monti, rappresenta un punto di richiamo ad ampio raggio per centinaia di migliaia di persone che ogni anno vi si recano per godersi la serenità del luogo sacro e dell’ambiente naturalistico circostante, come pure per partecipare agli eventi e alle iniziative che vi si organizzano per categorie e fasce d’età. Si stima che nel periodo anteriore al terremoto del 2016 il Santuario era meta di circa 300 mila visitatori all’anno, diventando così il secondo Santuario delle Marche per numero di pellegrini.

Dunque, per il pieno rilancio del Santuario della Madonna, Regina dei Sibillini, risulta fondamentale il recupero del piccolo convento dei Cappuccini. Infatti, ogni Santuario non si compone solamente di spazi materiali ma anche di persone lo abitano, lo custodiscono e lo animano con una presenza costante, capace di dare accoglienza, serenità e conforto ai frequentatori.

La Provincia Picena (Marche) dei Frati Minori Cappuccini rivolge un sentito ringraziamento alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno per la concreta solidarietà dimostrata verso le esigenze di un territorio assai provato dalla tragedia del sisma perché con il sostegno fornito ha donato un eloquente segno di speranza e di fiducia nel futuro.


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