ASCOLI PICENO – Ascolto & Partecipazione va all’attacco del comune sulla questione parcheggi e annuncia un’iniziativa per il quartiere di Campo Parignano. Questa la nota diffusa dal comitato civico:

“Ancora una volta gli ascolani sono vittime incolpevoli degli accordi dissennati tra amministrazione comunale e Saba e sono messi sotto scacco dalle condizioni capestro che a suo tempo furono accettate con leggerezza e scarsa lungimiranza. Inoltre rimane anche immutata la volontà di presentare come un successo o una trattativa al rialzo ciò che invece è innegabilmente una resa, che va a pesare sulle tasche dei cittadini, perché paga sempre Pantalone! Assistiamo infatti ad un gioco di prestigio in cui da un lato alcune tariffe scendono e altre salgono: insomma tutto deve cambiare perché nulla cambi, come da vent’anni ci insegnano le amministrazioni di destra che si sono succedute e che non sono riuscite mai a risolvere il problema parcheggi. Adesso la punizione più rilevante ha colpito gli abitanti di Campo Parignano, ma anche il centro storico non sta meglio, e i residenti vengono convinti ad ingoiare il rospo, giustificando il triplicarsi del costo dei propri permessi con la possibilità di parcheggiare ovunque e sempre nella zone blu. E in aggiunta pare che anche per i disabili ci sarà da pagare.

Perciò cosa ci stanno dicendo? Che il debito colpevolmente accumulato in questi anni dal Comune nei confronti della Saba sarà saldato con l’aumento dei posti blu in città. Cioè saldato grazie ai quattrini degli ascolani. Quindi nella nostra città il detto “chi sbaglia paga” non vale: il comune sbaglia e pagano i cittadini. Il comitato “Ascolto & Partecipazione” non ci sta e dice che la misura è colma e vuole mettersi dalla parte dei residenti di Campo Parignano nel dire no a quanto sta accadendo. La ragion d’essere del comitato è infatti l’ascolto dei problemi della cittadinanza, pertanto abbiamo intenzione di organizzare un’iniziativa nel quartiere, con la partecipazione dei nostri consiglieri comunali, per capire e sostenere chi è giustamente indignato, non appena si conosceranno tutti i dettagli dell’accordo in questione”.


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