ASCOLI PICENO  – Di seguito una nota stampa di Francesco Fabiani, segretario della Uilp Ascoli-Fermo, nella quale evidenzia la necessità di un confronto tra le organizzazioni sindacali e i comuni che hanno autonomamente deciso di apportare modifiche alla Tari 2021.

Apprendiamo purtroppo solo dalla stampa locale delle decisioni di diversi comuni del Piceno di rivedere la Tari 2021 sulle utenze domestiche.

La Uil Pensionati evidenzia come su questo importante tema ci sia una totale mancanza di confronto con le organizzazioni sindacali di Cgil Cisl Uil e dei pensionati. 

A nostro avviso sono necessari momenti di confronto anche alla luce degli impegni assunti negli anni scorsi verificando anche i comportamenti delle procedure di validazione da parte dell’Arera – L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.

Certo stiamo vivendo un momento di grandi incertezze, poche le risorse, nuovi bisogni emergenti, ma, tuttavia, riteniamo di poter dare un contributo propositivo, in particolare sui sistemi di detrazione che possono sostenere le famiglie con i redditi più bassi.

La crisi economica derivante dalla pandemia ha prodotto effetti devastanti per i lavoratori dipendenti con perdita del lavoro, ritardi nei pagamenti degli stipendi e cassa integrazione. Spesso sono stati i pensionati a sostenere i familiari senza più occupazione.

La revisione della Tari, senza un efficace sistema di detrazioni, determinerebbe un ulteriore aggravio di spesa per le famiglie già fortemente provate dalla crisi pandemica. 

Siamo preoccupati come gli effetti economici della pandemia possano mettere in crisi molte famiglie.

È quindi opportuno, soprattutto a livello comunale, incrementare le forme di protezione sociale rafforzando il sistema di confronto con le parti sociali attraverso un vero e proprio “patto di sostegno ai cittadini” che permetta di consolidare il dialogo con i Comuni e le organizzazioni sindacali sul bilancio di previsione, le variazioni, gli interventi di sostegno alle famiglie, i regolamenti e tariffe dei servizi alla persona.

Auspichiamo che le Amministrazioni Comunali per il futuro vogliano attivare questi confronti con una logica condivisa sulle politiche sociali.


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