ASCOLI PICENO –  Lo IOM Ascoli Piceno OdV e l’UICI di Ascoli Piceno e Fermo hanno organizzato, nell’ambito del progetto regionale “Occhio alla rete”, un incontro pubblico sulla prevenzione del carcinoma mammario: il tumore femminile con la più alta incidenza (52.000 nuovi casi l’anno – dati AIOM) ma anche la patologia con la più alta percentuale di sopravvivenza a 5 anni (87%. Dati AIOM). Questo perché, grazie ad una diagnosi precoce e ad un intervento tempestivo, si può curare.

Venerdi’ 16 Luglio alle ore 17.30 su piattaforma Zoom: https://zoom.us/j/96544634708?pwd=aEUzSHpDak11VU9vUkluaE1EWE9ZUT09

Diventano quindi fondamentali la prevenzione e i controlli periodici attraverso gli esami ecografici e mammografici. Il Servizio sanitario nazionale offre gratuitamente alle donne la possibilità di aderire allo screening mammografico (ogni regione copre una fascia d’età, nelle Marche lo screening viene effettuato a donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni). Ma solo il 56% delle donne marchigiane (dati Passi) aderisce allo screening mammografico organizzato. Un numero purtroppo ancora basso.

“Non bisogna mai abbassare la guardia e occorre lavorare in sinergia per diffondere il più possibile la cultura della prevenzione e dell’informazione e auspicare che quel dato si alzi notevolmente.” Così la Presidente IOM Ludovica Teodori.

La Dr.ssa Eleonora Tosti della Radiologia dell’Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno illustrerà in maniera chiara e comprensibile il percorso diagnostico, i diversi esami e le loro modalità di esecuzione, e darà consigli utili.

Lo IOM grazie al contributo del progetto “Occhio alla Rete” offrirà 26 esami mammografici per le donne non vedenti e ipovendenti, che verranno effettuati presso la Senologia dell’Ospedale Mazzoni.

“Collaborazioni come questa con lo Iom sono molto importanti – commenta la presidente Uici di Ascoli e Fermo, Gigliola Chiappini – perché ci permettono di intervenire su temi di primaria importanza, quale appunto la prevenzione del carcinoma mammario. Le donne dell’Uici lo sanno bene perché lo vivono in prima persona: la vita può cambiare da un momento all’altro, ma molte malattie oggi si possono curare se prese in tempo. Ringraziamo lo Iom per gli esami offerti alle nostre iscritte e invitiamo tutte le donne ad aderire alle campagne di prevenzione: sono solo pochi minuti, ma ci possono salvare la vita”.


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