ARQUATA DEL TRONTO – È stato presentato ufficialmente il 25 luglio ad Arquata del Tronto in una conferenza stampa tenuta nel municipio del paese “Appennino Bike Tour-Il Giro d’Italia che non ti aspetti”, duemilaseicento chilometri dalla Liguria alla Sicilia, più di trecento comuni attraversati e 44 comuni tappa, 26 parchi e aree protette.

Sono questi i numeri di Appennino Bike Tour, la ciclovia dell’Appennino organizzata da Legambiente e ViviAppennino, che ha preso il via in forma itinerante lo scorso 16 luglio da Altare (Savona) e si concluderà l’8 agosto ad Alia (Palermo). Si tratta della più lunga ciclovia d’Italia: il più importante progetto di turismo sostenibile mai realizzato nel nostro Paese, nato da cittadini e cittadine e dalle associazioni, finanziato dalle istituzioni, sostenuto da una storica azienda italiana, il Gruppo Colussi con il brand Misura. Appennino Bike Tour ha fatto sosta ieri ad Arquata del Tronto dove in una conferenza stampa sono intervenuti, il sindaco Michele FranchiSebastiano Venneri, portavoce nazionale Legambiente ed Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appennino e ideatore del progetto.

Il tracciato della ciclovia si sta animando in questi giorni di iniziative lungo tutto lo Stivale incrociando piccoli borghi, aree protette, territori resilienti e premiando anche i cosiddetti “ambasciatori dell’Appennino”, ossia quelle persone, amministratori, piccoli imprenditori, associazioni e realtà territoriali che si sono distinte per attività di presidio del territorio appenninico. Durante la tappa di Arquata del Tronto tale riconoscimento è stato consegnato al sindaco facente funzioni del Paese, Michele Franchi in qualità di rappresentante del Progetto Integrato Locale “Montagne del Piceno”, finanziato dal Gal Piceno. Il progetto vede i comuni di Acquasanta Terme – Arquata del Tronto – Comunanza – Montegallo – Montemonaco – Roccafluvione (capofila) impegnati in una strategia condivisa per lo sviluppo del turismo esperienziale puntando principalmente su sentieri escursionistici tematici e spiagge fluviali. Gli obiettivi del progetto e la rete che si è costruita tra amministrazioni locali rappresentano gli elementi fondamentali per creare sano sviluppo locale in grado di contrastare i cambiamenti climatici.

Un team di ciclisti, insieme a Legambiente e ViviAppennino, percorrerà la ciclovia dal nord al sud della Penisola, sostando in ognuna delle 44 tappe dove saranno organizzati convegni, degustazioni e molti altri eventi insieme alle Amministrazioni locali, gli Enti Parco attraversati dal tracciato e le varie realtà interessate. Durante le soste verrà presentato anche il Patto per il clima per l’Appennino, un impegno che Legambiente e ViviAppennino chiederanno ai sindaci locali di sottoscrivere per creare una rete di comuni della ciclovia dell’Appennino attiva contro le emissioni di gas climalteranti. Inoltre, durante la campagna, saranno inaugurate le postazioni di sosta e ciclo-officina con colonnine di ricarica per le e-bike realizzate da Misura in ognuno dei 44 comuni tappa, rendendo così il percorso ciclabile il primo in Italia così lungo completamente attrezzato per i cicloturisti.

Appennino Bike Tour, che si avvale del Patrocinio dei Ministeri della Transizione Ecologica, delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, del Turismo, dell’Anci e di Federparchi, in collaborazione con Misura del Gruppo Colussi.

“La pandemia ha fortemente avvicinato le persone alla natura e allo sport, facendo esplodere in maniera inaspettata il cicloturismo, complice anche la diffusione delle e-bike” afferma Sebastiano Venneri portavoce  nazionale di Legambiente. “Queste rendono ciclabili territori che prima non potevano esserlo per via delle difficoltà orografiche. Si è così allargata la possibilità del cicloturismo a nuovi segmenti turistici che prima erano esclusi dai territori montani. È una vera e propria rivoluzione quella che stiamo vivendo e può rappresentare una nuova occasione di crescita e sviluppo sostenibile per queste aree che vivono difficoltà economiche e spopolamento. Con Appennino Bike Tour stiamo lavorando affinché i Comuni siano pronti a raccogliere questa nuova e cruciale sfida. L’infrastruttura già esistente, servita con le stazioni di sosta e ricarica, poco invasive e molto funzionali, consente ai cicloturisti un viaggio in tutta sicurezza e tranquillità”.

“Il passaggio di questa importante iniziativa ad Arquata del Tronto rappresenta per Legambiente il modello di ricostruzione che vogliamo” commenta Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche. “Il cicloturismo, l’escursionismo e tutte le modalità di turismo lento rappresentano un’immancabile occasione di sano sviluppo e di qualificazione per la nostra regione. Questo tipo di turismo necessita di una infrastrutturazione dolce che permetta di tenere insieme ambiente, ricchezze storiche ed enogastronomiche di cui le Marche sono ricche. In questa direzione la Regione deve lavorare anche grazie alle risorse che arriveranno con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

“La Ciclovia dell’Appennino, undicesima ciclovia turistica nazionale”, spiega Enrico Della Torre “è stata finanziata con due milioni di euro per l’installazione della cartellonistica dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Per l’autunno 2021, il percorso definitivo e le grafiche turistiche del percorso saranno consegnati al Ministero che potrà quindi procedere alla messa in opera della segnaletica rendendo tabellato l’itinerario Appennino Bike Tour per l’estate 2022. Al momento la Ciclovia, il cui tracciato va da Altare in Liguria ad Alia in Sicilia, è comunque percorribile attraverso le tracce scaricabili dal sito www.appenninobiketour.com”.

A Misura di due ruote, per la Ciclovia dell’Appennino. Misura, un marchio da sempre attento al benessere delle persone, ha contribuito al grande viaggio in bici lungo gli Appennini realizzando in ognuna delle 44 tappe delle postazioni ciclo-officina con aree di sosta e colonnine di ricarica per le e-bike. Le ciclovie più famose d’Europa si caratterizzano non solo per il tracciato ben segnalato e protetto ma anche e soprattutto per infrastrutture pensate per la mobilità su due ruote. Un elemento essenziale ancora piuttosto carente nel nostro paese. L’impegno di Misura è pensato per colmare questa lacuna e dotare la Ciclovia dell’Appennino, unico caso in Italia, di un servizio costante per l’assistenza ai cicloturisti. Ogni punto ha una colonnina ciclo-officina con gli strumenti per riparare la bicicletta, gonfiare una gomma e 4 punti di ricarica per le e-bike. Nella postazione anche delle rastrelliere porta bici, alcune sedute, un pannello informativo con le informazioni utili per il cicloturista e un QRcode per scaricare le mappe del tracciato.

Una curiosità: sui pannelli informativi i cicloturisti troveranno in ogni tappa un “consiglio a pedali” con suggerimenti su aspetti legati al benessere, alla salute, ai comportamenti da tenere per essere un ciclista rispettoso degli altri e dell’ambiente. Inoltre il tracciato della ciclovia avrà anche un piccolo spazio poetico dedicato alla bicicletta. Ogni tappa, avrà una poesia di Borracce di poesia, un progetto internazionale che racconta il mondo visto dalla bici, con versi dedicati a chi pedala.


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