COSSIGNANO – E’ un anno da incorniciare per l’azienda agricola Fiorano di Cossignano (Ascoli Piceno), che dopo gli ori conquistati all’Internationaler Bioweinpreis 2021 e ai Decanter World Wine Awards 2021, si aggiudica una nuova medaglia d’oro con uno dei suoi vini di punta. La giura della ventottesima edizione del Concours Mondial de Bruxelles, famoso concorso internazionale che quest’anno ha visto circa 10.000 vini iscritti provenienti da 46 paesi produttori, ha infatti inserito nella rosa dei vini eccellenti il Marche Igt Ross Ser Balduzio 2015. La medaglia d’oro verrà consegnata ufficialmente a Roma il prossimo 16 settembre.

Istituito da Louis Havaux, il Concours Mondial de Bruxelles si è tenuto per la prima volta nell’aprile 1994 a Bruges in Belgio con “soli” 861 vini iscritti per poi diventare un concorso itinerante dal 2006 toccando Lisbona, Maastricht, Bordeaux, Valencia, Palermo, Lussemburgo, Guimarães, Bratislava, Jesolo, Plovdiv, Valladolid e Pechino. La giuria del premio, che valuta i campioni in gara attraverso degustazioni alla cieca, è composta da acquirenti internazionali, produttori di vino, giornalisti, scrittori e critici di vino specializzati, ricercatori e rappresentanti di organizzazioni del settore provenienti da 48 diverse nazioni.

“Siamo molto contenti per questo prestigioso riconoscimento che arriva da un concorso a cui non avevamo mai partecipato finora – commentano soddisfatti Paolo Beretta e Paola Massi, marito e moglie vignaioli di Fiorano – ma che conoscevamo da tempo per serietà e professionalità organizzative. Per il Ser Balduzio è la seconda medaglia d’oro internazionale ottenuta nell’arco di pochi mesi, un risultato per niente scontato che premia il percorso di massima qualità seguito per questa riserva, che nasce per raccontare l’anima più nobile ed elegante del Montepulciano”.

Il Marche Igt Rosso “Ser Balduzio” nasce da uve Montepulciano coltivate nel vigneto aziendale “Giobbe” a 260 metri di altitudine e raccolte a mano. La fermentazione alcolica spontanea avviene in vasche d’acciaio con lieviti indigeni ed è seguita da una macerazione di circa 30 giorni. Dopo la fermentazione malolattica spontanea, il vino affina per circa tre anni in botti di rovere di Slavonia prima di un ulteriore riposo in bottiglia di due anni.


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