ASCOLI PICENO – “Non c’è pace per il personale di Polizia Penitenziaria di Ascoli Piceno, ancora una volta vittima delle intemperanze di un detenuto già protagonista di diversi eventi critici”, spiega Nicandro Silvestri, segretario regionale per le Marche del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria in una nota giunta in redazione il 30 luglio.

“Il detenuto di origine egiziana che in data 28 luglio ha tenuto in scacco per 12 ore il personale e un intera sezione detentiva, autolesionandosi più volte e minacciando i presenti con arma rudimentale ricavata da una lametta, questa notte ha finto un impiccamento per attirare l’attenzione del personale di Polizia in servizio e, all’intervento degli agenti, si è avventato contro di loro, procurando ad uno di loro una frattura scomposta al polso con prognosi di 30 giorni e contusioni multiple agli altri 2 agenti intervenuti. Siamo veramente in balia di detenuti violenti che se ne fregano delle conseguenze dei loro gesti anche perché le risposte fornite dalla Direzione in termini disciplinari non sono affatto adeguate” ha raccontato sempre Silvestri.

Donato Capece, segretario generale del Sappe, rinnova l’invito al Ministero della Giustizia ed all’Amministrazione Penitenziaria di intervenire: “Gli ultimi gravi fatti accaduti nel carcere di Ascoli Piceno sono la dimostrazione eloquente che la condizione lavorativa in tale struttura sta diventando sempre più delicata e difficile; questo, pur potendo contare, sempre e comunque, sull’impegno e spirito di sacrificio del personale tutto della Polizia Penitenziaria. Il Sappe rinnova l’invito alle Autorità Competenti a monitorare costantemente la situazione, e qualora ne ricorra l’esigenza, adottando determinazioni, tempestive e pertinenti, finalizzate a potenziare la sicurezza del carcere di Ascoli, anche attraverso anche l’aumento dell’organico della Polizia Penitenziaria. E ci auguriamo che il personale di Polizia Penitenziaria che si è reso protagonista di questa importante e decisiva operazione di servizio, a cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà, venga segnalata per un encomio ministeriale”.


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