ASCOLI PICENO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato stampa, giunto in redazione il 2 agosto, dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Ascoli Piceno.

Nelle ultime ore i Carabinieri della Compagnia di Ascoli Piceno, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno ed in sinergia con l’ufficio Inps di Ascoli Piceno, al termine di complesse e delicate indagini di polizia giudiziaria durate settimane, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, tese ad effettuare un monitoraggio generale su tutti i percettori di reddito di cittadinanza per fare chiarezza ed accertare eventualità irregolarità tra le richieste formulate, hanno scoperto delle palesi incongruenze rispetto alla sussistenza dei requisiti nel caso di ben sette persone in provincia, che percepivano da mesi un reddito di cittadinanza notevolmente superiore a quello spettante.

Costoro avevano volutamente omesso di comunicare notizie riguardanti la propria condizione giuridica o di loro familiari conviventi (inclusi soggetti che stavano espiando misure detentive), ottenendo in tal modo mensilità maggiorate. Le indagini hanno consentito anche di appurare che l’importo complessivo delle somme indebitamente erogate ammonterebbe in via preliminare ad alcune decine di migliaia di euro. Grazie alla tempestività degli accertamenti eseguiti e alla contestuale segnalazione all’Inps si è impedito l’esborso di ulteriori ingenti somme di denaro e contestualmente sono state avviate le procedure per recuperare quelle versate. Si ricorda che per chi percepisce indebitamente il Reddito di Cittadinanza rendendo o utilizzando dichiarazioni o documenti falsi o attestanti dati non veritieri oppure omettendo informazioni dovute è prevista la reclusione da 2 a 6 anni.

Le sette persone, di età compresa tra i 45 e i 65 anni, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno per indebita percezione del reddito di cittadinanza. Gli accertamenti dei Carabinieri su questo fronte continueranno al fine di smascherare altri soggetti che usufruiscono di questo supporto economico non dovuto che, come specificato, è ben disciplinato dalle norme di legge in vigore.


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