ASCOLI PICENO -La Federazione Ordini Ingegneri delle Marche saluta con estremo favore la comunicazione dell’Usr Marche in cui, grazie ad una interpretazione delle norme esistenti, si recuperano altri 70 giorni per la presentazione dei progetti di ricostruzione per danni lievi.

Per quanto riguarda la ricostruzione privata post sisma 2016 si distinguono le operazioni legate ai danni gravi da quelle sui danni lievi. In particolare, quest’ultima categoria è quella su cui si è incentrato la maggior parte del lavoro, per permettere al maggior numero di persone di poter tornare al più presto nelle proprie abitazioni.

La scadenza fissata dalla struttura commissariale per ricostruzione nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, guidata da Giovanni Legnini, era stabilita per il giorno 6 agosto 2021. In seguito alla pubblicazione dell’Ordinanza n. 117 del 29 luglio 2021 (registrata in data 02 agosto 2021 al numero 2049), l’Ufficio Speciale Ricostruzione per le Marche ha diramato una comunicazione in cui, interpretando la norma esistente, si sono potuti recuperare ulteriori settanta giorni per la presentazione delle domande.

Come spiegato dal Direttore di Usr Marche Stefano Babini “abbiamo interpretato l’Ordinanza 117, grazie anche al prezioso contributo della nostra dirigente Daniela Del Bello, intendendo la decorrenza dei termini a partire dalla data di pubblicazione della stessa. A fronte della scadenza pervista per il 6 agosto, si è così potuto recuperare un ulteriore margine di 70 giorni per premettere ai tecnici e alle imprese del territorio di poter eseguire progettazioni complesse, rese ancor più difficoltose dalle interlocuzioni con le amministrazioni comunali anche in seguito al periodo di emergenza sanitaria, in modo più sereno e tranquillo privilegiando la qualità degli interventi”.

La ratio di quest’interpretazione è quella di rispondere alle necessità di assegnare ai professionisti incaricati tempi congrui per adeguare i progetti di riparazione degli edifici con danni lievi.

Ai sensi della normativa sopra citata, infatti, gli Uffici speciali verificata la condizione di incompletezza della domanda, a seguito delle scadenze dei termini di cui al comma 1 dell’articolo 1 dell’ordinanza 114 del 9 aprile 2021, provvedono, ai sensi dell’articolo 2, comma 7, della legge 7 agosto 1990, 241, ad assegnare un ulteriore ultimo termine non superiore a 30 giorni decorrenti dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza, per l’acquisizione della documentazione mancante. In caso di comprovata impossibilità ad adempiere da parte dei professionisti incaricati, ovvero in presenza di comprovate situazioni del tutto eccezionali, gli Uffici speciali provvedono ad assegnare un ulteriore termine non superiore a 30 giorni. Successivamente alla scadenza dei termini di cui al comma 1, ove persistano motivi ostativi all’accoglimento della domanda, gli Uffici speciali provvedono al preavviso di rigetto ai sensi dell’articolo 10-bis della legge 241 del 1990, dandone tempestivamente comunicazione agli istanti, assegnando il termine perentorio di dieci giorni. Successivamente alla scadenza dei termini di cui al precedente comma, in caso di mancata integrazione documentale ovvero di non superamento dei motivi ostativi, gli Uffici speciali trasmettono al Vice Commissario la proposta di rigetto della domanda di contributo

La lettera dell’Usr, che ufficializza questa interpretazione delle norme esistenti, è per il Direttore Babini “la dimostrazione operativa che l’Usr vuole essere sempre dalla parte delle persone, creando un clima di fiducia tra tutti gli attori della ricostruzione utile a lavorare con qualità, nel massimo rispetto dei ruoli istituzionali. È finito il tempo delle polemiche, ora bisogna offrire la massima collaborazione ai professionisti e alle imprese impegnate sul territorio”.

Per l’Assessore alla Ricostruzione e al Bilancio della regione Marche, Guido Castelli: “Sin dall’insediamento del Presidente Acquaroli, la Giunta ha inteso valorizzare l’apporto delle Professioni, nella consapevolezza che è proprio dall’alleanza tra Istituzioni, professioni tecniche e committenza che nasce la vera ricostruzione. Non dimentichiamo che gli ordini professionali sono a tutti gli effetti degli enti pubblici non economici. A fronte delle problematiche che ci sono state sottoposte dai tecnici, abbiamo voluto stimolare la struttura commissariale a un atteggiamento che potesse tener conto che in questo frangente professionisti e imprese del territorio sono sottoposti a numerosi stimoli e pressioni, come la ricostruzione, il Bonus 110%, etc. Per questo riteniamo che l’atteggiamento culturale più corretto, oggi più che mai, sia proprio quello della cooperazione interistituzionale, anche grazie al grande contributo in termini di coesione offerto dall’Usr Marche”.

La Federazione Ingegneri delle Marche esprime grande soddisfazione per l’interpretazione della norma da parte dell’Usr regionale: “Questa comunicazione è il segno del clima di grande collaborazione che si è instaurato con il Direttore dell’Ufficio speciale Stefano Babini, la cui straordinaria esperienza sul campo è la chiave per poter comprendere appieno le esigenze e le istanze dei cittadini, dei tecnici e delle imprese coinvolti nella delicata ricostruzione in atto nelle zone delle Marche colpite dal sisma del 2016. Questo ulteriore segnale deve servire anche come stimolo per tutti i professionisti tecnici delle Marche a cooperare in maniera sinergica, affinché si raggiunga l’obiettivo più importante: ricostruire edifici con la massima sicurezza sismica nel rispetto dei vincoli presenti sul territorio e con i giusti tempi per il concepimento del progetto”.


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