MACERATA – Segnali di ripartenza nelle Marche. Il dato di questa spinta emerge a partire dal tasso di crescita delle imprese artigiane nel secondo trimestre 2021 che, osserva Confartigianato imprese Macerata, Ascoli e Fermo, “è tutto sommato positivo nelle Marche”, fatta eccezione di una flessione nel maceratese: un territorio che comunque conserva la sua dinamicità con l’apertura di nuove realtà imprenditoriali, che limita le perdite.

Al 30 giugno 2021 sono registrate nel maceratese infatti 10.149 imprese artigiane, di cui iscritte 165: un dato alto, vicinissimo alle 167 nate nel pesarese e sopra le 164 dell’anconetano.

Nel Maceratese le imprese cessate sono però 205 (-40 il rapporto iscrizioni/cessazioni). Regge l’Ascolano con un saldo di 17 aziende in più (85 iscrizioni e 68 cessazioni) e sale il Fermano: per le sue 6.045 imprese il secondo trimestre 2021 segna 123 iscrizioni e 80 cessazioni (+43).

Altri significativi indici di ripartenza arrivano dal sistema Marche, che vede nel primo trimestre 2021 un export manifatturiero con un +3% e prestiti alle piccole imprese che nel marzo 2021 segnano un più 9,3%. Riprova della tornata fiducia generalizzata sull’economia regionale. Questi i dati salienti evidenziati dal focus che è stato realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Marche, in collaborazione con l’Ufficio Studi nazionale, circa la ripresa dei settori produttivi marchigiani.

“Siamo onesti – commentano Enzo Mengoni e Giorgio Menichelli, rispettivamente presidente e segretario generale Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo – il quadro non è certo dei migliori, ma dobbiamo cogliere quelle sfumature e aggrapparci ai sentori incoraggianti. Partiamo dal nostro saper fare e rialziamo il sistema produttivo”.


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