ASCOLI PICENO – Con il campionato fermo per dare spazio alle nazionali, il direttore sportivo dell’Ascoli Calcio Fabio Lupo fa il punto della situazione in casa bianconera facendo un bilancio del mercato appena concluso.

“Volevo fare il punto per non creare equivoci, ci sono state tante sollecitazioni in questi giorni – le parole del dirigente dell’Ascoli – Accetto le critiche perché fanno parte del gioco, mi danno fastidio solo quelle basate sulla cattiveria, qualcuno mi ha fatto sorridere come quando si parlava di obiettivi sfumati in realtà mai trattati. Grazie al presidente per il supporto e la disponibilità dimostrata. Sabiri? Le aspettative sono andate deluse, un calciatore con le sue capacità avrebbe dovuto attirare altre attenzioni, ci sono state delle trattative ma non si sono concretizzate. Quella più importante è stata la pista araba ma sia per il valore che per le modalità di pagamento non è andata a buon fine; nel campionato arabo non avrebbe avuto quella visibilità che meriterebbe. Il giocatore è rimasto deluso, si aspettava il salto di qualità, capisco la sua delusione anche per il mancato guadagno che sarebbe stato importante. Nel mercato vanno soddisfatte tutte e tre le parti, la società ci ha aiutato nel mercato, abbiamo giocatori altrettanto forti, adesso sta a lui decidere cosa fare, da noi le porte sono aperte, deve superare queste delusioni e dimostrare di essere il Sabiri degli ultimi 6 mesi e non quello degli ultimi 20 giorni”.

Rimpianti? Non ci sono stati obiettivi falliti – prosegue Lupo – siamo andati dritti con ovviamente più opzioni, siamo stati bravi ad essere pronti a virare su giocatori di pari livello quando sfumava un obiettivo. All’inizio non avevamo molto appeal come Ascoli, le ragioni sono varie, via via però è aumentato, stavamo creando una credibilità che ci ha portato giocatori che erano in Serie A. Botteghin e Iliev? Abbiamo avuto più appeal all’estero, grazie anche alle conoscenze internazionali, sia io che Piero Ducci siamo conosciuti all’estero, siamo riusciti grazie alla credibilità che abbiamo creato negli giocatori di quel livello come anche Fabbrini, non ci siamo disuniti neanche a scelte differenti da parte di altri giocatori. Iliev ci dà prospettiva internazionale e potrebbe avere mercato in futuro, speriamo faccia bene. Non mi aspettavo ma ci contavo in questa partenza, i ragazzi hanno lavorato bene soprattutto il gruppo storico, hanno accolto bene i nuovi arrivati, ho visto crescere l’entusiasmo. Sottil ha dato un’identità tecnico tattica ben definita alla squadra, anche con Napoli e Udinese la squadra ha retto. Non parliamo di salvezza, noi ragioniamo per vincere ogni partita, ci sarà tempo per pensare agli obiettivi più importanti; è come una maratona, questo è il momento di affrontare chilometro per chilometro, alla fine vedremo dove saremo e dove potremo arrivare”.


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