ASCOLI PICENO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato stampa, giunto in redazione il 6 settembre, dalla Questura di Ascoli Piceno.

Gli Agenti della Questura di Ascoli Piceno già da qualche giorno, stavano monitorando un appartamento del quartiere di Porta Maggiore nel quale si sospettava vi fosse una piantagione di marijuana. Nella giornata di sabato scorso è scattata così l’operazione della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, nel corso della quale si è proceduto alla perquisizione del predetto immobile. L’appena menzionato atto consentiva la scoperta di una coltivazione di sei verosimili piantine di marijuana di diverse altezze e dimensioni, che venivano sottoposte a sequestro.

Nel corso dell’attività, che si è conclusa nel giro di poche ore, è stata pure denunciata non solo la titolare dell’alloggio, che nel vano tentativo di evitare che i poliziotti potessero accedere alla sua abitazione è giunta persino a spingerli e trattenerli per i vestiti, ma anche la sorella di quest’ultima, che chiudeva, su sollecitazione della prima, la porta dell’immobile impedendone temporaneamente l’ingresso. Nonostante tali condotte fortunatamente nessuno degli operatori riportava ferite.

L’operazione cui si è appena fatto cenno si inserisce in un’attività di più ampio respiro della Questura di Ascoli Piceno diretta non solo al monitoraggio della possibile produzione in proprio di sostanza stupefacente all’interno di abitazioni private, ma anche, pure mediante il controllo di tutti i punti vendita, della verifica del rispetto delle disposizioni in materia di commercializzazione della cannabis light.


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