ASCOLI PICENO – Dopo la richiesta dei giorni passati di convocare un consiglio comunale aperto sul tema dello stato dei plessi scolastici, torna a farsi sentire l’opposizione con un comunicato firmato dal segretario cittadino del Partito Democratico Angelo Procaccini. Di seguito la sua nota:

“Apprendiamo dalla stampa che l’amministrazione comunale ha avviato l’indagine conoscitiva in fatto di disponibilità e caratteristiche dei locali che potrebbero essere idonei per accogliere le sedi provvisorie delle scuole durante i lavori del sisma sugli edifici scolastici. Per quanto tardiva siamo soddisfatti dell’avvio di questo iter che ha preso il via solo grazie alla sollecitazione di tutte forze di opposizione consiliari di Ascoli che hanno chiesto con forza la convocazione di un consiglio comunale aperto per affrontare la sicurezza dei bimbi ascolani nelle scuole. Possiamo rivendicare con fermezza il merito di questa azione amministrativa per quanto risulti totalmente tardivo, e con enfasi ingiustificata.

Evidenziamo come questa giunta non sapendo da che parte iniziare si rivolge anziché seguire le nostre indicazioni di allora per la creazione di un tavolo di concertazione con gli enti pubblici che potevano essere interessati, come al solito si rivolte ai privati. Ci pare evidente che dal 2016 ad oggi l’unica azione politica che Castelli e Fioravanti sono stati in grado di fare insieme al loro capo politico, la Meloni, è stato il flash mob sotto gli uffici della ricostruzione, peccato che loro erano e sono tutt’ora i diretti responsabili della vulnerabilità dei nostri istituti scolastici.

Con l’abdicare del comune alla funzione pubblica di governo ci chiediamo se continuando su questa strada la maggior parte delle funzioni pubbliche cittadine graverà sui privati o sarà svolta addirittura dai privati. Certamente ad oggi possiamo notare che quest’ultimi sono gli unici in grado di risolvere le criticità cittadine e gli unici ad avere realmente a cuore il futuro della comunità ascolana. Fosse stato per le numerose giunte di destra che si sono susseguite nel corso degli anni, Ascoli sarebbe rimasta al medioevo. Aspettiamo con entusiasmo le proposte verranno sottoposte al Comune consapevoli che non possiamo dare per scontato che anche questa volta toglieranno le castagne dal fuoco ad un’amministrazione sciatta, distratta e disorganizzata come questa su un tema così importante”.


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