APPIGNANO – Venerdì 15 ottobre, gli alunni della seconda e terza media dell’Ic Falcone e Borsellino di Appignano del Tronto, hanno seguito online la lezione sullo spreco alimentare de La mia Scuola a Rifiuti Zero, organizzata dal Comune di Appignano in collaborazione con Marche a rifiuti zero alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Alimentazione.

Di seguito il resoconto.

Con sorpresa abbiamo appreso che il rifiuto maggiormente prodotto dall’uomo non è la plastica ma l’umido, cioè il cibo! Due ragazzi prendono parola per esprimere il proprio punto di vista. Secondo una ragazza l’uomo dovrebbe consumare solo ciò di cui ha strettamente bisogno, secondo un altro alunno sfruttiamo troppo la natura e le sue risorse e così facendo aumentiamo sempre più la produzione di anidride carbonica. Nulla di più vero! L’uomo in effetti ha un enorme debito con il mondo che lo ospita: il surriscaldamento globale. Utilizzando fonti fossili e deforestando non fa altro che accrescere la presenza di gas serra in atmosfera. Il risultato? Clima impazzito, specie che scompaiono, innalzamento delle acque e scioglimento dei ghiacci.

Ma che ruolo ha il cibo in tutto questo?

Sfamare consuma! Alleviamo, coltiviamo, peschiamo, trasformiamo e trasportiamo cibo. Tutto ciò ha un grande costo rappresentato dalla nostra impronta ecologica, la quale diventa più significativa di anno in anno. C’è di più: il giorno del sovrasfruttamento, ovvero il giorno in cui consumiamo tutte le risorse che la natura ha predisposto per noi per l’anno corrente (overshooting day) arriva sempre prima! Quest’anno in Italia è arrivato il 29 luglio!

La doppia piramide alimentare ci aiuta ad essere più sostenibili a tavola: i cibi che fanno bene alla salute sono quelli che impattano meno! Dovremmo consumare molta frutta verdura e cereali e poca carne rossa e dolci. La carne rossa in particolar modo rappresenta il cibo meno salutare ma anche più impattante al mondo. C’è un altro grande problema…non solo consumiamo troppo ma sprechiamo anche molto cibo, mentre ancora troppe persone non hanno da mangiare.

Nulla di nuovo, anzi: tra i 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile troviamo la sconfitta della fame nel mondo, il raggiungimento della buona salute e del consumo responsabile. In Italia lo spreco alimentare si registra soprattutto a tavola e al ristorante…ma anche nelle nostre case. Ci sono diversi trucchi per non sprecare. Possiamo utilizzare una lista della spesa, comprare meno e più spesso, disporre meglio il nostro cibo nel frigorifero, portare a casa ciò che non abbiamo terminato quando andiamo al ristorante, fare il compost. C’è addirittura un app “Too good to go” per acquistare a prezzi vantaggiosi cibo in scadenza o invenduto.

Un ragazzo alza la mano: ma recandoci più volte al supermercato con l’automobile non inquiniamo di più? Giusta osservazione. Il modo per essere sostenibili comprando meno e più spesso è presto detto: acquistare localmente, dal fruttivendolo sotto casa o dal macellaio di fiducia, oppure direttamente dal contadino. Non occorre recarsi ogni volta al centro commerciale!

Altri trucchi per evitare lo spreco alimentare risiedono nella cucina di recupero ovvero nel cucinare con scarti e avanzi. A scuola possiamo essere più green evitando di comprare prodotti trasformati e pieni di imballaggi come le merendine e prepararci la merenda da soli. La professoressa ricorda che tempo fa era attivo il mercoledì della frutta e la merenda consisteva in consegna di frutta fresca a scuola. Sicuramente una buona pratica da suggerire a mamma e papà per l’organizzazione casalinga della merenda.

Molte sono le buone pratiche per sprecare meno cibo, spetta a noi attivarci per essere parte della soluzione!

Prossimi appuntamenti alla scuola primaria martedì 19 ottobre e giovedì 21 ottobre


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.