ASCOLI PICENO – Di seguito una nota giunta in redazione il 12 novembre dal Sap.

La Segreteria Generale ha scritto al dipartimento di Pubblica Sicurezza perché è accaduto un evento molto preoccupante. Il riferimento è legato alla chiusura della Sala Operativa di Ascoli Piceno.

Un’ulteriore spiacevole vicenda concernente i vertici della Questura di Ascoli Piceno, ci ha lasciati esterrefatti.  Nella fattispecie, il Questore di Ascoli Piceno, a seguito della improvvisa malattia di un operatore di Volante della U.P.G. e S.P., ha deciso di chiudere la Sala Operativa della Questura mantenendo aperta, ad ausilio delle Volanti di tutta la Provincia, la Sala Radio del Commissariato di San Benedetto del Tronto. Il tutto affidando ad un solo agente, con un background esperienziale in materia non ancora avanzato, la difficile mole di lavoro che era in carico alla Sala Operativa. Ciò nonostante la disponibilità di un collega della Volante del turno 19-01 che si era offerto volontariamente di prolungare il proprio servizio in straordinario emergente. 

Tale decisione ha comportato la chiusura del servizio YouPol per la Provincia di Ascoli Piceno e del canale 113 ad uso degli utenti con disabilità uditiva. Ma ciò che più ci lascia sgomenti è il rischio cui è stato esposto il personale della Volante operante su Ascoli attese le difficoltà di ricezione e di trasmissione con la Sala Radio del Commissariato di San Benedetto del Tronto che dista a circa 30 chilometri senza contare che i cittadini che fanno riferimento a questa Sala Operativa e ai servizi di sicurezza fino ad oggi garantiti, avrebbero potuto trovarsi i serie difficoltà. 

Dice Paoloni: “Ci si accorge di certe “scelte errate solo nel momento in cui accade qualcosa. Questa non è una narrativa di prevenzione, ma bensì una narrativa sbagliata e rischiosa oltremodo. Riteniamo discutibile e pericolosa la chiusura, anche temporanea, di un ufficio vitale per l’operatività di tutti i servizi di Polizia e assolutamente necessario per la sicurezza del personale e dell’intera cittadinanza”.

Va sottolineato che questa chiusura è grave, perché la Sala Operativa è il cuore di coordinamento di qualsiasi intervento di soccorso pubblico. Questo perché è allestita, a differenza di una Sala Radio, di tutte le tecnologie in dotazione alle organizzazioni perché gli interventi vengano fatti con efficacia e vengano coordinati anche con gli altri enti che intervengono, tipo 118 o 115. Quindi risulta illogico spostare la Sala Operativa a San Benedetto del Tronto, dove e sita la Sala Radio che non dispone di tutte le tecnologie e dell’organizzazione della Sala Operativa Capoluogo. “Così viene a mancare il cuore di tutti gli interventi di soccorso pubblico. Se non c’è questo, manca il coordinamento e il cervello degli interventi”.


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