ANCONA – “L’assestamento del bilancio regionale ricade in un momento particolare in cui la finanza pubblica regionale è funestata da un alto grado di volatilità, perché lo Stato non ha previsto, purtroppo, assegnazioni sufficienti a coprire i costi sostenuti dalle Regioni a causa della crisi sanitaria e a garantire la flessione delle entrate tributarie determinata dal Covid”.

E’ il primo commento dell’assessore regionale al Bilancio, Guido Castelli all’indomani dell’approvazione dell’atto nella seduta della giunta regionale di ieri 15 novembre.

L’assestamento del bilancio di previsione 2021-2023 finanzia una nuova spesa di 178 milioni di euro, di cui  40 milioni sono relativi ad accantonamenti e partite tecniche e 138 milioni serviranno per finanziare nuovi interventi: 77 milioni già nel 2021, 32 milioni del 2022 e 29 milioni di euro nel 2023.

“ Sullo sfondo della nostra proposta, le incertezze del rapporto tra lo Stato e la Regione, una questione che è stata esaminata anche oggi – informa Castelli – ad un incontro tra i Presidenti di Regioni, gli assessori regionali al Bilancio e i gruppi parlamentari – affinchè nella legge di bilancio venga tenuto in debito conto sia la rifusione delle spese, sia la previsione di fondi aggiuntivi per garantire le mancate entrate che si sono verificate a causa della stessa crisi sanitaria.  Pur avendo immaginato un’anticipazione dei tempi della manovra, abbiamo invece dovuto adottare principi di prudenza e cautela perché siamo stati condizionati dalla situazione descritta. “

“Nonostante questa fase difficile, abbiamo approvato una manovra importante – prosegue Guido Castelli – che si è concentrata sulle spese del 2021 per fronteggiare le esigenze più urgenti e per compensare possibili squilibri di bilancio dovuti all’incertezza del quadro finanziario nazionale e trasferendo per il 2022 e 2023 le azioni più significative. Nonostante ciò abbiamo proposto una manovra molto importante che si è condensata anche in azioni su supporto strategico alle imprese. Mi riferisco in particolare al rifinanziamento della legge 13 per più di 3 ml di euro e ad un programma di sostegno alle imprese che intendono patrimonializzarsi per più di 6 milioni. A ciò si aggiunga lo stanziamento che rafforza le azioni già messe in campo per sostenere le aziende che hanno mantenuto i livelli occupazionali durante la crisi Covid. La nostra strategia va nel senso di sostenere in maniera strutturale le imprese e non solo in forma di ristori, che pure sono stati previsti per alcuni specifici interventi in favore di settori particolarmente colpiti e non ancora adeguatamente sussidiati.”

“Vi è inoltre la necessità – conclude l’assessore – di garantire provvista finanziaria ad interventi che abbiamo ricevuto sì in eredità ma che non avevano adeguata copertura, come per esempio l’Ospedale di Fermo (6,8 ml) e il nuovo Inrca (5 ml) . Importante anche il rifinanziamento del welfare per ben 7,4 milioni, di cui 3,8 milioni per i progetti di vita indipendente, 1 milione per cooperazione e associazionismo, 1 milione per fondo di residenzialità utenti incapienti, 680 mila euro per disabilità e disturbi spettro autismo, 275 mila per i giovani, 280 mila per le famiglie. E poi il contributo al comune Capoluogo, Ancona per il lungomare nord di 3,5 milioni.”


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