Dal 2019 ad oggi le piattaforme di investimento online hanno registrato numeri molto interessanti. L’aumento delle persone che hanno deciso di avvicinarsi al mondo della finanza è un fenomeno iniziato ben prima della pandemia (che ha comunque dato una spinta importante), trascinato anche dai miglioramenti tecnologici che hanno reso ancora più semplice l’accesso ai mercati. Impossibile dare dei numeri precisi, ma sono sicuramente più di sei milioni gli account aperti dagli italiani presso i broker online.

Attraverso queste piattaforme gli utenti hanno la possibilità di negoziare degli strumenti finanziari derivati: i più importanti sono sicuramente i contratti per differenza (CFD). Per riuscire ad ottenere dei risultati positivi in questo campo è necessario approcciarsi all’attività di trader con il giusto atteggiamento e non lasciare nulla al caso: dalla scelta dell’intermediario a quella delle strategie da adottare, gli aspetti da considerare quando si vuole investire in CFD sono davvero tanti.

Investire in CFD: cosa significa e come si fa

I CFD sono strumenti finanziari derivati: il loro valore è legato a quello di un preciso asset, detto sottostante; il sottostante può essere un titolo azionario, un indice, una materia prima, una coppia di valute, una criptovaluta o anche le quote di un ETF. Tramite i contratti per differenza è possibile fare trading sfruttando le oscillazioni dei prezzi senza dover effettivamente rilevare l’asset in questione: il trader stipula un contratto con il broker e non essendoci alcun scambio reale di asset, i costi delle operazioni sono molto contenuti.

Un momento fondamentale nella carriera di un trader che vuole investire in CFD è quello relativo alla scelta del broker. Gli intermediari attivi in Italia sono tanti e scegliere quello giusto potrebbe non essere un’impresa facile. A questo proposito, il sito Investingoal.it mette a disposizione una classifica dei migliori broker cfd, frutto di un’attenta analisi delle caratteristiche di ciascuno di essi e dei servizi offerti all’utente.

La top ten dei broker

Ovviamente si parla solo ed esclusivamente di broker regolamentati, ovvero dotati di una licenza rilasciata da un’autorità di controllo europea ed autorizzati dalla Consob ad operare in Italia. Il confronto tra gli intermediari è stato fatto tenendo conto delle variabili più importanti, ovvero sicurezza, costi, opzioni di trading e supporto agli utenti. In cima alla graduatoria troviamo eToro, che ha nel fattore sicurezza il suo fiore all’occhiello.

Al secondo posto si piazza XTB, uno dei nomi più importanti dell’intero Vecchio Continente. Il podio è completato da Pepperstone, il broker che probabilmente offre l’esperienza di trading più completa. La top ten dei broker CFD prosegue con IG Makets, Plus 500, Ava Trade, Trading 212, IC Markets, Forex.com e XM. Sono tutti intermediari di ottima qualità: sta al broker individuare quello che presenta le peculiarità più adatte al suo profilo di investitore, alle sue necessità ed ai suoi obiettivi.

Strategie ed ingresso nei mercati finanziari

Una volta individuato il broker di riferimento si può creare l’account. Prima di iniziare a fare sul serio bisognerebbe accumulare un po’ di esperienza con il conto demo. Questa funzionalità consente di operare nello scenario reale sfruttando tutte le potenzialità della piattaforma, ma senza rischiare nulla perché si impiegano soldi virtuali. Durante la fase di pratica con il conto demo è possibile anche iniziare a testare le possibili strategie da adottare.

Con il termine strategia si indica quell’insieme di regole ed azioni da seguire regolarmente durante le fasi dell’investimento. Il compito delle strategie è quello di portare gli eseguiti in profitto e di ridurre i rischi al minimo. Giusto per fare alcuni esempi, le tecniche più adottate da chi investe con i CFD sono le bande di Bollinger, l’RSI, il MACD, il ParSAR e la strategia di Fibonacci. Dopo aver preso confidenza con la piattaforma, con gli asset di riferimento ed i relativi mercati sarà possibile effettuare il primo deposito ed iniziare a fare “vero” trading.


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