MONTEMONACO – Di seguito una nota giunta in redazione il 3 dicembre dall’associazione Questione Natura.

Abbiamo raggiunto Montemonaco e siamo rimasti incantati dalla pulizia del posto, girando in largo e lungo per le vie del paese abbiamo trovato e raccolto da terra solamente una mascherina – pensare che già la prima volta qui ne avevamo raccolte solamente 6 – confermando l’amore spassionato che i suoi cittadini hanno per il loro posto nel mondo.

Allora per addolcire l’uscita, oltre ad una vista unica che spazia sul Fermano e sul Maceratese da un lato e sui sensazionali Monti Sibillini dall’altro, ci siamo fermati al forno centrale. Qui tra ravioli con le castagne, maritozzi con la nutella e crostate con confetture fatte in casa abbiamo scoperto i sapori autentici del Piceno. Dopo aver riabbracciato il paese di Montemonaco abbiamo proseguito per Foce di Montemonaco.

Anche qui abbiamo trovato con piacere un paese ricco di persone e vita e anche un parcheggio pienissimo di macchine (da lì parte il sentiero che conduce al bellissimo “Lago di Pilato”) ma stranamente e fortunatamente pulito, l’unica mascherina trovata erano nascosta tra le vasche e la fontana del sentiero che conduce alle montagne selvagge. Poi il mio papà ci ha allietato con delle curiosità sul posto ed ha condiviso con noi i ricordi di 50 anni fa, quando ci veniva d’estate, per tantissimi anni, in campo scuola con gli amici notando come è cambiato nel tempo e scoprendo curiosità sconosciute ad un forestiero.

Grazie agli abitanti di questo comune del Piceno, immerso nelle Montagne a 988 metri sul livello del mare, pulito come pochi e ricco di bellezze naturali, artistiche e storiche. Noi torneremo presto a trovarvi, Questione Natura, questione di priorità.


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