MONTALTO – In occasione delle celebrazioni per il quinto centenario dalla nascita di papa Sisto V, la Regione Marche e il comune di Montalto delle Marche, in collaborazione con la Fondazione Pericle Fazzini e il comune di Grottammare e con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e il Ministero della Cultura, presentano la mostra “Sisto V e Pericle Fazzini – Gloria e Memoria“, inaugurata il 13 dicembre ,giorno in cui 500 anni fa nacque Felice Peretti, papa Sisto V.

L’esposizione, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e Daniela Tisi e che si avvale di un illustre comitato di studio, vuole raccontare sia la figura del Papa visionario, sia quella di Pericle Fazzini, uno dei maggiori scultori italiani del Novecento, apparentemente distanti tra loro, ma che hanno vari aspetti in comune, come l’amore per la propria terra d’origine e in particolare il legame speciale con Montalto, nonostante abbiano entrambi vissuto e operato a Roma.

Ospitata nella splendida cornice di Palazzo Paradisi a Montalto delle Marche, la mostra presenta oltre cinquanta opere di Fazzini tra sculture in bronzo e legno, studi, bozzetti, disegni, incisioni, alcune delle quali verranno esposte a rotazione nel corso dei mesi e ogni opera narrerà il dualismo tra spirito e materia sotteso in tutta la produzione dello scultore. Appendice alla mostra e alle opere di Pericle Fazzini sarà una sezione più strettamente legata a Sisto V, che espone parte delle collezioni del Polo Museale Città di Sisto V e del Museo Sistino Vescovile di Montalto Marche che, a causa dei danni del sisma del 2016-17, non erano più state esposte al pubblico, e della Collezione Grisostomi che racchiude monete, testoni, piastre, scudi, baiocchi e medaglie coniate dalla zecca che Sisto V istituì a Montalto durante il suo pontificato.  Non mancheranno il più noto ritratto di papa Sisto V, i medaglieri sistini, la Pianeta del Papa, il sontuoso abito del Magistrato e, a coronamento dell’esposizione, il Reliquiario di Sisto V donato dal Pontefice a Montalto, un capolavoro di oreficeria con le figure realizzate in smalto da un orafo parigino attivo per la casa reale tra fine XIV e inizio XV secolo. Inoltre, per valorizzare il collegamento tra Montalto delle Marche e Grottammare, è stata anche allestita un’ ulteriore sezione della mostra  presso il Museo del Torrione della Battaglia di Grottammare, paese natale di Sisto V e Fazzini, dove sono esposte tre serie di disegni in tecnica mista colorata su carta sul tema dei sette vizi capitali, realizzate dall’artista negli anni 60.

“Con questa mostra, oltre a celebrare il cinquecentenario di papa Sisto V, a cui la nostra regione ha dato i natali, e uno dei più grandi scultori del Novecento, Pericle Fazzini, che pure è nato nelle Marche, vogliamo affermare sempre di più la centralità dei nostri borghi quali scrigni di arte e cultura.” – ha affermato Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche – “Montalto delle Marche, con la sua storia millenaria, rappresenta proprio questo impegno di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale marchigiano e questa mostra vuole essere non un traguardo, ma un punto di partenza per veicolare al di fuori della regione i tesori e le ricchezze artistiche, storiche e culturali delle Marche”.

“Le celebrazioni di papa Sisto V ci rendono orgogliosi di essere marchigiani. Una figura che ha dato tanto alla storia delle nostre comunità e della Chiesa cattolica. riuscendo a contrassegnare quel breve periodo di pontificato grazie al talento, alla proverbiale determinazione e alla forte vocazione religiosa” – ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini.

“Come primo cittadino di Montalto delle Marche sono molto orgoglioso di inaugurare una Mostra così importante– ha  aggiunto  il sindaco di Montalto delle Marche, Daniel Matricardi. “Una Mostra prestigiosa, simbolica e visionaria, per la realizzazione della quale voglio ringraziare in modo particolare la Regione Marche per il sostegno nell’ambito delle Celebrazioni per la nascita di Sisto V, Vittorio Sgarbi, per aver messo la sua conoscenza ed esperienza a disposizione di questo progetto, e Daniela Tisi per l’impegno e la dedizione nella cura dell’esposizione “.

“L’idea di collegare Sisto V a Pericle Fazzini è legata a un’occasione anch’essa celebrativa e cioè il monumento dedicato a Sisto V, l’ultima opera marchigiana realizzata da Fazzini, concepita da un artista che ha voluto rappresentare l’anima del Papa più che la sua opera e quindi appartiene ad un momento e ad un’epoca, parliamo del 1986, in cui la grande stagione di Fazzini era al suo culmine- ha spiegato, infine, Vittorio Sgarbi.

 


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