ASCOLI PICENO – “Su 80 mila edifici danneggiati dai terremoti del 2016 e 2017, sono state presentate 60 mila manifestazioni di interesse a ricostruire”.

E’ il dato definitivo fornito dal Commissario Straordinario, Giovanni Legnini, stamani, 29 dicembre, nel corso della conferenza stampa in cui è stato fatto il punto sulla ricostruzione del Centro Italia.

Legnini ha anche ricordato che “al momento sono stati presentati 21 mila progetti e che quindi ne mancano all’appello ancora 39mila e su questo dovremo intervenire con un’ordinanza precisa in cui si stabilirà il cronoprogramma della ricostruzione”. Intanto i danni stimati “ammontano a 26 miliardi di euro, ad oggi abbiamo stanziati 14 miliardi che permettono una copertura sufficiente per diversi anni”, ha sottolineato il commissario. Che ha anche fornito dati sulla ricostruzione privata: “Nel 2021 – ha detto – sono stati 5 mila i cantieri autorizzati, esattamente il doppio di quelli autorizzati nel 2020 e quasi la metà dei cantieri complessivamente autorizzati che sono 12 mila nell’intero cratere sismico”. I cantieri ultimati, invece, nel 2021 “sono stati 2.185 e complessivamente ne sono stati ultimati quasi 6 mila che hanno permesso di riconsegnare circa 15 mila unità abitative ad altrettante famiglie”, ha fatto sapere il commissario. Che ha aggiunto: “I cantieri attualmente aperti sono circa 6 mila e permetteranno di riconsegnare altri 15 mila unità immobiliari”. Se tra i 20 mila edifici che non verranno ricostruiti ci dovessero essere degli immobili che impediscono la ricostruzione di altre abitazioni, il commissario ha ricordato che già è in vigore un’ordinanza che permette ai Comuni di decidere l’abbattimento degli “ostacoli”. Un altro nodo affrontato in conferenza stampa è stato quello relativo alla sospensione dei mutui sugli edifici inagibili: “Purtroppo – ha detto Legnini – la misura richiesta della sospensione non ha trovato spazio nell’ultima legge di bilancio nonostante la questione fosse stata sottoposta alla commissione bilancio, ma sono fiducioso che sarà inserita nel testo Milleproroghe”.

 


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