FOLIGNANO – Di seguito una nota diffusa sui Social l’11 gennaio dal sindaco di Folignano, Matteo Terrani.

Ieri mattina mi sveglio con un leggero mal di gola.
Non gli do molta importanza perché in realtà il giorno precedente ero
andato in giro con la Protezione Civile e avevo preso freddo.

E quindi dopo aver fatto il punto della situazione su neve e viabilità, mi reco al palazzetto dello sport di Monticelli per fare la terza dose di vaccino che avevo prenotato qualche giorno prima.

Faccio tutta la trafila e una volta giunto il mio turno la dottoressa mi chiede spiegazioni in merito al mal di gola che ovviamente avevo segnalato sul modulo di consenso. Le dico che si tratta di un sintomo sorto da qualche ora e saggiamente mi consiglia di andare a fare un tampone prima di effettuare la terza dose.

A questo punto vado a fare un tampone rapido e poi un molecolare. Nel frattempo avviso le persone con cui sono stato a contatto nelle 48 ore antecedenti l’insorgenza dei sintomi e mi metto in isolamento.

Stamattina ricevo il responso del molecolare che conferma quello avuto ieri dal rapido: positivo al Covid-19.
Al momento sto bene, ho solo quel mal di gola di cui parlavo e provo ad essere operativo da casa.

Scrivo questo non solo per rassicurare tutti ma soprattutto per tornare nuovamente sull’argomento affrontato qualche giorno fa: dobbiamo abituarci a convivere con questo virus, senza drammatizzare e senza creare delle psicosi collettive.

Capisco che il bombardamento mediatico a cui siamo quotidianamente sottoposti non aiuta ma dobbiamo andare avanti, con ottimismo. La vita è fatta di mille difficoltà e dobbiamo superare gli ostacoli che troviamo davanti. Il che non vuol dire sottovalutarli o affrontarli con spavalderia.

Nella mia condizione ci sono stati, ci sono e ci saranno milioni di italiani.
I contagi continueranno a salire in maniera esponenziale nei prossimi giorni ma non bisogna farsi prendere dal panico.
Ci facciamo i nostri giorni di quarantena e poi torniamo alla vita normale, senza traumi.
È questa la funzione del vaccino, non eliminare ma depotenziare il virus per poterci convivere.

Uno studio ha dimostrato che negli ultimi due anni è aumentato il disturbo da stress post-traumatico. Quello che è successo ha avuto un impatto devastante sulla vita personale, sulla relazione con il prossimo, sul rapporto con il cibo, con il lavoro e lo studio.

Per questo vi ho scritto, per condividere con voi una situazione personale di difficoltà attraverso un messaggio di speranza.
Il momento più buio della pandemia è alle spalle. Ora forza e coraggio, andiamo avanti.


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