ASCOLI PICENO – “Viviamo ormai una complessa burocrazia sanitaria che sta togliendo agli italiani la voglia di socialità. E questo avviene nonostante la stragrande maggioranza delle persone -tra vaccinati e guariti- sia ormai protetta contro forme gravi della malattia. Chiediamo un intervento di razionalizzazione e semplificazione delle norme per restituire fiducia e ridare una prospettiva alle nostre città che, in molti casi, stanno vivendo un lockdown di fatto. Inoltre, nuovi ristori economici, proroga dei debiti contratti durante il Covid, incisive misure per contrastare la spinta inflazionistica.”

Questo è in sintesi l’appello del consiglio direttivo nazionale della Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, rivolto al Governo per ricostruire un clima di fiducia positivo, invocando la risoluzione di situazioni paradossali come quella che vede i turisti stranieri entrare in Italia con un semplice green pass, mentre per accedere a ristorante o al bar viene richiesto il certificato rafforzato.

L’ordine del giorno della Fipe è pienamente condiviso dalla Confcommercio picena che ne rilancia il messaggio, evidenziando che anche le imprese del settore moda sono in forte sofferenza nonostante i saldi di fine stagione.

Dall’ultimo monitoraggio di Federazione Moda Italia-Confcommercio sull’andamento delle vendite, dal 5 al 15 gennaio 2022 sullo stesso periodo del 2021, è emerso – dopo una prima partenza leggermente positiva – un brusco rallentamento dovuto ad una sorta di “lockdown mascherato” che ha ridotto decisamente i flussi dei consumatori e dei consumi a partire dall’8 gennaio fino al 15 dello stesso mese.


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