ASCOLI PICENO – La “tempesta perfetta” colpisce gli agenti e rappresentanti di commercio:

“Siamo ancora molto distanti dai livelli pre-pandemia del 2019 e l’unica ripresa vera che stiamo registrando, purtroppo, è quella dei costi” dichiara Tullio Luciani, presidente provinciale della Fnaarc Confcommercio del Piceno.

“L’incremento dei costi per gli agenti è di almeno il 30%. Salgono nominalmente anche i ricavi, ma è una crescita fittizia derivata dall’inflazione. In realtà – spiega Luciani – i nostri margini si assottigliano per la diminuzione delle vendite, la concorrenza dell’online ed anche la carenza di prodotti da vendere con i ritardi nelle forniture. Problematiche nazionali alle quali aggiungo il perdurante stato di crisi post-sisma e la situazione disastrosa del sistema autostradale piceno di cui ancora non si intravvede conclusione”.

“Va ridotto il costo del carburante anche agendo sulle accise. I costi di trasporto – rileva Luciani – stanno subendo violenti rialzi e sono la voce di spesa più importante nel bilancio degli agenti e rappresentanti di commercio. E’ perciò indispensabile calmierare i costi legati alla mobilità. Inoltre, vanno attualizzati i parametri fiscali di deducibilità dell’acquisto dell’auto perché il tetto attuale non ci consente di poter investire adeguatamente per rispondere a pieno alle nostre esigenze: dalla maggior sicurezza dell’autovettura, alle nuove tecnologie green”.

Il presidente nazionale FnaarcAlberto Petranzan, sollecita subito interventi concreti per gli agenti e rappresentanti di commercio: “225.000 professionisti in Italia che, intermediando oltre il 70% del Pil nazionale, costituiscono il motore delle pmi. Ed è bene ricordare – aggiunge Petranzan – che siamo stati fra le categorie più colpite dalle conseguenze economiche della pandemia. Più in generale va compiuto ogni sforzo per ridurre le aliquote e la pressione fiscale”.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.